venerdì,Marzo 29 2024

Mileto, il vescovo premia i vincitori della prima edizione de “Il mio presepe”

La cerimonia si è svolta al termine della messa presieduta da monsignor Renzo in cattedrale. Al concorso hanno partecipato circa 40 ragazzi del catechismo

Mileto, il vescovo premia i vincitori della prima edizione de “Il mio presepe”

Il Covid-19 e il conseguente periodo di restrizioni socio-economico-sanitarie, che ancora oggi persiste in Italia e in altre parti del mondo, hanno messo a dura prova modi di vivere consolidati e attività che da sempre fanno parte del bagaglio quotidiano di ognuno, anche per quanto riguarda la sfera prettamente religiosa.

A Mileto, ad esempio, nella parrocchia “Maria Santissima Assunta in Cielo-San Nicola” della basilica cattedrale – chiesa madre della diocesi – dal mese di novembre sono stati sospesi gli incontri di catechismo e i progetti ad esso collegati (Piccolo coro, corsi di pittura, recitazione e inglese, gite e quant’altro). I bambini, tuttavia, sono stati nel frattempo coinvolti in una serie di attività da remoto. Tra queste, la partecipazione al concorso “Il mio presepe”, a cui hanno partecipato circa 40 ragazzi e ragazze prodigatisi durante le festività natalizie ad allestire nelle loro case la rappresentazione della nascita di Gesù.

Una giuria ha esaminato le varie realizzazioni artistiche. Quindi, la premiazione dei vincitori svoltasi nella basilica cattedrale della cittadina normanna, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Luigi Renzo. Il primo premio (coppa con relativa pergamena) è stato assegnato congiuntamente a Isabella Concetta Vardaro, Bernadette Tomaselli e Serena Spina, tre cuginette spesesi a realizzare insieme alle loro famiglie il presepe in casa della nonna. Alle loro spalle si sono classificati, rispettivamente, Roberta Vallone e Marco Pellegrino. Anche loro hanno ricevuto una coppa e una pergamena. I premi sono stati consegnati direttamente ai piccoli vincitori dal presule della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.

Tutti i piccoli concorrenti hanno ricevuto un diploma in ricordo della loro partecipazione alla rassegna che, a questo punto, il parroco Domenico Dicarlo e il suo attivo collaboratore don Bruno Cannatelli si ripropongono di ripetere anche il prossimo anno. Magari in condizioni migliori rispetto a questa edizione, soprattutto dal punto di vista pandemico.  

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