martedì,Aprile 30 2024

Rissa e botte in Terza categoria: il calcio vibonese sempre più violento

Il Giudice sportivo ha dato partita persa alla Crissense e alla Real Fabriziese. Squalificati quattro calciatori e un dirigente. Multa alle società. L'asta della bandierina del calcio d'angolo usata per colpire gli avversari

Rissa e botte in Terza categoria: il calcio vibonese sempre più violento

Continua ad essere particolarmente violento il calcio vibonese. Una brutta piega presa ad inizio stagione che non accenna a diminuire. Ad intervalli regolari siamo qui a raccontare di episodi che con il calcio nulla hanno da spartire. Al solito la lettura dei comunicati ufficiali della Delegazione di Vibo della Lnd ci racconta ciò che è accaduto domenica scorsa, a San Nicola da Crissa in questo caso, fra la squadra di calcio della Crissense e la Real Fabriziese, partecipanti al campionato di Terza categoria. Vale la pena di ricordare che in questo torneo si dovrebbe giocare per divertimento, per passare una giornata in serenità fra amici, sfidando magari altri amici, conoscenti e calciatori dei paesi vicini. Non a caso in questo torneo non sono previste retrocessioni. Eppure domenica qualcosa non è andato per il verso giusto. E non è la prima volta, purtroppo. [Continua in basso]

Il dirigente che sferra calci e pugni

Il comunicato ufficiale numero 37 della Delegazione di Vibo della Lnd racconta cheal 50′ del secondo tempo, mentre l’arbitro stava per notificare il provvedimento di espulsione nei confronti dei calciatori – S.B. della società Crissense e M.V.della società Real Fabriziese per reciproche scorrettezze a seguito di una reazione ad un normale fallo di gioco – tutti i componenti di entrambe le squadre (compresi i tesserati occupanti le panchine) si precipitavano nella zona dell’accaduto, azzuffandosi tra di loro”.
L’arbitro “notava in particolare, oltre ai calciatori inizialmente espulsi, l’assistente di parte della società Crissense, D.M., il quale con l’asta della bandierina colpiva più persone della società avversaria, sferrando nel contempo calci e pugni nella mischia creatasi”.

Calciatori infortunati dopo la zuffa

Quanto accaduto comportava la sospensione della gara per diversi minuti. A questo punto l’arbitro “si riteneva impossibilitato a riprendere il gioco in quanto a suo avviso non vi erano più le condizioni, nonostante la presenza delle forze dell’ordine ed il fattivo intervento dei dirigenti per riportare la calma durante l’episodio della zuffa”. Lo stesso direttore di gara “giunto negli spogliatoi, notava un infortunio alla mano del calciatore M.V. della società Real Fabriziese e un infortunio all’occhio destro del calciatore F.I. della società Crissense”.
Nel comunicato ufficiale si aggiunge che “indipendentemente dal comportamento fattivo dei dirigenti segnalato dall’arbitro, la zuffa è stata violenta, ha coinvolto più soggetti ed ha avuto un esito infausto come si evince dalle ecchimosi visibili e riportate dai calciatori indicati dall’arbitro” e che quest’ultimo “non ha avuto la possibilità, per le evidenti ragioni sopra indicate, di portare a termine la gara”.

La mancata collaborazione dei capitani

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Si precisa quindi, sempre nel Comunicato ufficiale, che “nell’episodio della zuffa i capitani delle due squadre non hanno tenuto un comportamento probo e di lealtà sportiva, non adoperandosi affatto per calmare gli animi. Anzi dalle risultanze del referto e del supplemento arbitrale si ricava il dato di una partecipazione alla zuffa”.

Le squalifiche

Il giudice sportivo ha quindi dato partita persa ad entrambe le squadre per 0-3 a tavolino. Ha squalificato due calciatori per ogni squadra per tre e due giornate, mentre l’assistente di parte della società Crissense è stato squalificato fino all’8 maggio. Infine multa di 100 euro alla Crissense ed alla Real Fabriziese.

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