venerdì,Ottobre 4 2024

Correre fa bene (anche) alla solidarietà: la Stracittadina Filadelfiese sorprende ancora per risultati e partecipazione – VIDEO

La gara podistica organizzata dalla Fondazione Gene e giunta quest’anno all’ottava edizione ha già consentito di attivare un ambulatorio dove una volta al mese i medici del Gemelli di Roma offrono visite gratuite ai bambini affetti da patologie neurochirurgiche. La toccante testimonianza di una mamma

Correre fa bene (anche) alla solidarietà: la Stracittadina Filadelfiese sorprende ancora per risultati e partecipazione – VIDEO

«Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile». È racchiuso in questa frase il senso dell’ottava edizione della Stracittadina Filadelfiese, gara podistica a sostegno della federazione Ge-Ne, che sostiene i bambini affetti da patologie di interesse neurochirurgico e le loro famiglie. Lo scorso anno, grazie ai fondi raccolti è stato possibile, aprire a Filadelfia un ambulatorio con i medici del reparto di neurochirurgia infantile del Policlinico Gemelli di Roma che una volta al mese effettuano visite gratuite.

Alla manifestazione sportiva hanno partecipato Giampiero Tamburrini, primario del Reparto di Neurochirurgia Infantile del Policlinico Gemelli, e Luca Massimi, vice primario dello stesso reparto che da ottobre dello scorso anno ogni mese raggiungono la cittadina del Vibonese per visitare gratuitamente i bambini. «Da ottobre, grazie al progetto “Ge-Ne in movimento” sono state effettuate oltre cento visite neurologiche», ha affermato Luca Massimi. «Un modo per venire incontro alle famiglie del Sud Italia che hanno difficoltà a spostarsi per controlli e consulenze specialistiche», ha rimarcato Giampiero Tamburrini che ha indossato la maglie della Federazione Gene e partecipato alla competizione di solidarietà che ha visto la partecipazione di oltre 700 corridori di tutte le età.

A dare il via alla manifestazione è stata la corsa dedicata ai più piccoli, 363 bambini che hanno mostrato un’energia contagiosa, infondendo nel pubblico un’iniezione di speranza e determinazione per il futuro. A seguire la corsa degli adulti, che hanno affrontato con passione ed entusiasmo il percorso della 4 chilometri non competitiva e della camminata.

L’entusiasmo dei cittadini, l’organizzazione del Comitato Corri Filadelfia e il prezioso contributo del Title Sponsor Farmacia Anania insieme a tutti gli altri sponsor ufficiali della Stracittadina Filadelfiese, hanno reso possibile il raggiungimento di un traguardo straordinario: la raccolta fondi ha superato ogni aspettativa, permettendo di garantire la continuità delle visite gratuite a Filadelfia da parte dei medici della Neurochirurgia Pediatrica del Policlinico Gemelli. «Siamo commossi dalla risposta della nostra comunità – ha dichiarato il vice presidente di Federazione Ge-Ne, Davide Giampà. Questa edizione della Stracittadina dimostra quanto il nostro paese sia capace di unirsi per una causa nobile. Il nostro impegno continuerà, affinché la solidarietà possa sempre correre al fianco dello sport».

Il successo della Stracittadina Filadelfiese 2024 è un esempio di come un’intera comunità possa mobilitarsi per fare la differenza, rendendo questa corsa non solo un appuntamento sportivo, ma un vero e proprio inno alla vita e alla solidarietà. L’appuntamento è per il prossimo anno, con l’auspicio di coinvolgere ancora più partecipanti e di continuare a sostenere i piccoli pazienti e le famiglie che lottano ogni giorno contro i tumori cerebrali pediatrici.

Toccante la testimonianza di Federica Altavilla, mamma di un piccolo paziente del reparto di neurochirurgia infantile di Roma che da Reggio Calabria ha raggiunto Filadelfia. «Mio figlio che oggi ha appena sei mesi è stato operato a maggio scorso. Sono stata ricoverata nel reparto di neurochirurgia infantile del Policlinico Gemelli di Roma dove ho trovato un’equipe di professionisti e ho conosciuto la grande famiglia di Ge-Ne. Oggi sono qui per dire grazie per il supporto morale in uno dei momenti più difficili della mia vita. Con loro e grazie ai medici abbiamo superato le difficoltà e oggi sono qui con  mio figlio, pronta a dare lo stesso aiuto a quei genitori che stanno attraversando il mio stesso problema».

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