domenica,Novembre 3 2024

La soddisfazione di “Italia Nostra” per il no al parco eolico di Monterosso

Per l'associazione, il provvedimento ha preservato un patrimonio di altissimo pregio e rara suggestione paesaggistica

La soddisfazione di “Italia Nostra” per il no al parco eolico di Monterosso
Un parco eolico
La faggeta di Monterosso

“All’indomani del provvedimento con cui la Regione Calabria ha negato alla società olandese Renewables il rilascio dell’autorizzazione unica, per istallare 4 pale eoliche di 200 metri di altezza ciascuna nella foresta
di località Carbonaio in Monterosso Calabro, Italia Nostra ha partecipato all’incontro indetto dai Comuni di Monterosso Calabro, Capistrano e Polia e continuerà a impegnarsi, come sempre, a favore della tutela e salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico delle Serre Vibonesi, bene comune di tutti i cittadini”. Così l’Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione, che nelle persone di Teresa Liguori, consigliere nazionale e, Nicola Rombolà, presidente di Italia Nostra Vibo, hanno evidenziato: “Un’occasione per ringraziare i protagonisti di questo successo condiviso e partecipato: Kalabria Trekking, Wwf, Vitambiente, Lipu e le altre associazioni di Monterosso Calabro che hanno condiviso la battaglia; il Responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Luigi Gugliuzzi, l’avvocato e dirigente Edith Macrì e tutti i componenti della Struttura Tecnica di Valutazione della Regione Calabria; il sindaco del Comune di Monterosso Calabro, Antonio Lampasi, che, con l’ausilio dell’avvocato Maurizio Teti, si è fatto promotore di una sinergia di Comuni (Monterosso, Polia, Capistrano) e di associazioni, l’avvocato Alessandro Caruso Frezza che, su mandato di Italia Nostra, ha redatto gli atti di partecipazione procedimentale riuscendo a dimostrare l’illegittimità amministrativa e l’illiceità penale del progetto Renewables Italia. [Continua in basso]

“Il provvedimento – spiegano gli esponenti di Italia Nostra – ha permesso di evitare l’abbattimento di migliaia di alberi secolari, in un contesto ambientale ed ecosistemico di altissimo pregio e di rara suggestione paesaggistica, costituito da faggi e abeti bianchi. È stato preservato un habitat ricco di biodiversità, tra cui fauna e flora a rischio di estinzione, e protetto un contesto paesaggistico naturale e storico-culturale unico, quello delle cosiddette niviere. Italia Nostra si augura che l’odierno successo possa rappresentare, per la regione Calabria, un vero e proprio cambiamento di rotta alla luce di una nuova consapevolezza. La terra calabrese – concludono Liguori e Rombolà – non merita più quello che è accaduto negli ultimi decenni: saccheggio e distruzione, nel nome (abusato) delle energie rinnovabili, delle sue risorse ambientali, paesaggistiche, storico-culturali, ciò senza alcun ritorno economico, né per la Regione Calabria, quale ente pubblico, né per i suoi abitanti. Italia Nostra rinnova la richiesta di abolizione degli incentivi all’eolico, i più alti d’Europa: un sistema che, come ripetutamente denunciato, favorisce il proliferare di progetti di scarsa qualità e ancor meno sostenibilità e che attira, purtroppo, anche aziende riconducibili alla malavita, come risaputo da clamorose recenti vicende giudiziarie”.

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