sabato,Ottobre 5 2024

Ohana torna a casa, la tartaruga salvata a Briatico liberata in mare dopo le cure: lo spettacolare video

Era stata recuperata a maggio dal Reparto aeronavale della Guardia di finanza di Vibo: aveva la pancia piena di plastica. Ora il ritorno alla vita dopo il ricovero nel Centro specializzato di Montepaone

Ohana torna a casa, la tartaruga salvata a Briatico liberata in mare dopo le cure: lo spettacolare video
Il momento del rilascio in mare

È stata rilasciata in mare Ohana, la tartaruga caretta caretta che era stata recuperata in mare lo scorso 24 maggio, a circa un miglio nautico dalle coste di Briatico, da un guardacoste del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Vibo Valentia con il supporto del Nucleo sommozzatori. La tartaruga, in evidente stato di difficoltà, dopo essere stata recuperata dai militari del Corpo è stato affidato alle cure del veterinario dell’Asp e dei professionisti del Centro recupero tartarughe e animali marini di Montepaone.

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Ohana prima del rilascio in mare

Inclusa nella convenzione Cites e nella Red List della International Union for the Conservation of Nature, la caretta caretta è considerata specie vulnerabile per il rischio estinzione e, l’intervento tempestivo dei finanzieri, ha così permesso di evitare conseguenze letali per l’animale, già fortemente debilitato. Nel Centro di recupero catanzarese la caretta caretta – un esemplare adulto – è stata affidata alle cure della dottoressa Antonella Giglio, che ha constatato l’incapacità dell’animale ad immersioni prolungate a causa delle occlusioni causate da numerosi corpi estranei, composti prevalentemente da plastica.

Rimosse le sub-occlusioni, Ohana – così è stata intanto ribattezzata – è tornata ad alimentarsi voracemente e, dopo essere stata monitorata e sottoposta alle amorevoli cure del personale sanitario del Crtam, ha ripreso a nuotare attivamente, fino ad essere pronta per tornare al suo ambiente naturale, il mare. A liberarla, in prossimità del punto di spiaggiamento, i suoi angeli salvatori, gli operatori del Centro di Montepaone e i finanzieri del comparto navale che l’hanno individuata.

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