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L’incredibile beffa del Sant’Anna: mentre il Comune dice che è tutto in ordine il torrente riprende a inquinare Bivona – VIDEO

Le immagini che Il Vibonese vi propone sono drammaticamente eloquenti e sono state realizzate solo poco fa. Il fosso continua a trasportare in mare reflui fognari mentre Palazzo Luigi Razza diffonde note rassicuranti ma ammette di non conoscere le cause dello scempio

L’incredibile beffa del Sant’Anna: mentre il Comune dice che è tutto in ordine il torrente riprende a inquinare Bivona – VIDEO
Il torrente Sant'Anna e il mare di Bivona mercoledì 14 agosto 2024

È difficile trovare le parole per descrivere quanto sta accadendo a Bivona senza sfociare nell’invettiva. Dunque, restiamo ai fatti. Oggi, mentre il Comune era impegnato a diffondere una nota con la quale dava conto dell’esito rassicurante di un recente sopralluogo al depuratore Silica («non abbiamo riscontrato malfunzionamenti»), il torrente Sant’Anna si è nuovamente gonfiato di liquami fognari e ha riversato nel mare vibonese il suo carico di veleni biologici.

Questo ad appena 24 ore da quello che sembrava essere lo scempio definitivo: un grosso e continuo sversamento di acqua nera e melma che ieri, martedì 13 agosto, ha fatto fuggire i bagnanti e ha riaperto dolorosamente un capitolo che si sperava fosse stato chiuso dopo l’accordo del Comune con il Corap per il collettamento del depuratore Silica a quello di Porto Salvo. E invece, l’ultima puntata di questo dramma ambientale dai toni grotteschi deve ancora essere scritto.

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Oggi, come accennato, il torrente che dovrebbe essere in secca sembrava un fiume. Un fiume scuro e maleodorante che alla vigilia di Ferragosto ha ripreso a vomitare nel mare di Bivona rifiuti organici (per usare un eufemismo e non turbare chi non sopporta la parola con la M, molto più schietta e aderente alla realtà). Nel frattempo, con la sua nota, il Comune di Vibo, a quanto pare del tutto inconsapevole del nuovo sfregio, dava conto del sopralluogo dei tecnici nell’impianto in località Silica, affermando che era tutto in ordine, né erano stati riscontrati lungo il torrente sversamenti abusivi. «Le cause dello sversamento che si è registrato nella giornata di ieri (13 agosto, ndr) vanno evidentemente ricercate altrove – ha affermato Palazzo Luigi Razza mettendo le mani avanti -, e su questo fronte l’amministrazione comunale è in prima linea, in stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine, attraverso il comando di Polizia locale; nell’immediatezza dello sversamento, infatti, alcuni tecnici comunali insieme al comandante della Locale hanno risalito il torrente per un lungo tratto, senza però rilevare situazioni da attenzionare».

Nello stesso momento, quasi come una beffa diabolicamente orchestrata, il Sant’Anna ha ripreso a inquinare Bivona con un nuovo carico di liquami che ancora sgorgano copiosi dalla sua foce. Le immagini che vi proponiamo, realizzate poche ore fa, lo dimostrano in maniera drammatica. Una situazione gravissima che, a questo punto, meriterebbe la mobilitazione massiccia non solo del Comune, ma anche della Regione, della Protezione civile, della Procura e delle forze dell’ordine. Perché è chiaro che chiunque sia il responsabile di quanto sta accadendo si sta prendendo gioco non soltanto dei cittadini ma anche dello Stato e chi lo rappresenta.

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