lunedì,Ottobre 7 2024

Tre cicogne nere avvistate nel Parco naturale regionale delle Serre. Il Wwf: «Evento raro» – VIDEO

L'Oasi del lago Angitola si conferma un importante punto di sosta per uccelli migratori di pregio inclusi falchi e cicogne bianche che puntano verso l'Africa

Tre cicogne nere avvistate nel Parco naturale regionale delle Serre. Il Wwf: «Evento raro» – VIDEO

Nei giorni scorsi all’Oasi Wwf del lago Angitola, a Monterosso Calabro, ricompresa nel Parco naturale regionale delle Serre, è stata osservata la presenza di ben tre cicogne nere (nel video che vi proponiamo anche alcuni cormorani intenti a pescare). Si tratta di un evento raro per quest’area protetta e importante perché conferma la funzione del lago come punto di sosta per gli uccelli. Proprio in queste settimane infatti, migliaia di uccelli appartenenti a centinaia di specie, dai piccoli passeriformi ai falchi fino, appunto, alle cicogne stanno migrando verso le aree di svernamento a Sud.

Uno dei tre esemplari avvistati

Le tre cicogne nere, tutte giovani, probabilmente nate quest’anno e quindi alla loro prima migrazione verso l’Africa, erano accompagnate da due cicogne bianche con cui è possibile che condivideranno il viaggio. L’osservazione è stata effettuata da Domenico Aiello, responsabile Tutela giuridica della natura per il Wwf Italia che ha immediatamente informato il Wwf locale, il direttore Francesco Pititto e commissario del Parco regionale naturale delle Serre Alfonso Grillo che ha dichiarato: «Il lago Angitola, sempre più meta per specie di migratori di pregio, come appunto le cicogne, è uno scrigno di biodiversità che merita di essere tutelato, valorizzato e soprattutto bisogna intervenire per garantire le acque sempre più salubri». L’osservazione ha permesso di vedere le cicogne intente ad alimentarsi e curare il piumaggio prima di riprendere il volo.

L’Oasi del Wwf si ripopola

«Le nostre osservazioni – ha dichiarato Aiello – ci consentono non solo di conoscere meglio la biologia degli uccelli ma, monitorando i loro spostamenti, ci aiutano a garantirne la sicurezza prevenendo atti di bracconaggio che sono ancora molto frequenti anche in Calabria. È inconcepibile che qualcuno decida con un colpo di fucile di fermare l’epico viaggio di queste creature ed è altrettanto assurdo pensare che la stagione di caccia inizi a settembre, quando la migrazione è al suo apice. Tutti i cittadini possono aiutarci, imparando ad osservare, con il dovuto rispetto questi meravigliosi animali e segnalando ai volontari i propri avvistamenti».

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