A Parghelia “La notte Blu” celebra il patrimonio ambientale e definisce le sfide per un turismo sostenibile – VIDEO
Esperti e istituzioni hanno preso parte al dibattito che ha messo al centro problemi e soluzioni per proteggere gli ecosistemi marini. Il commissario dei Parchi marini Lello Greco: «Serve un piano organico di risanamento a tutela delle acque»
“Il mare, l’ambiente e la tutela del patrimonio naturale. Problemi e soluzioni” è il titolo del dibattito andato in scena nel borgo costiero di Parghelia, nel vibonese, nell’ambito de “La notte Blu”. Appuntamento conclusivo del cartellone degli eventi legati alla Bandiera Blu 2024, che quest’anno è stata issata per la prima volta anche nel comune guidato da Antonio Landro. «Questo è un traguardo per noi straordinario, raggiunto a piccoli passi – ha sottolineato il primo cittadino -. Adesso è tempo di fare il punto delle cose fatte, ma soprattutto delle cose che ancora vanno realizzate per mantenere questo traguardo».
Al centro del dibattito temi cruciali legati alla sostenibilità ambientale, alla conservazione degli ecosistemi marini e alla valorizzazione delle risorse naturali, affrontati con esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni locali e regionali. Tra questi la dirigente del dipartimento Turismo della Regione Calabria Carmen Barbalace, che si è soffermata sull’importanza di un turismo sostenibile: «Cominciare dal turismo sostenibile significa mantenere nel tempo, conservare un ambiente senza per questo ridurre le possibilità di sviluppo economico, le possibilità di crescita. È importante specialmente per i piccoli comuni che lottano contro lo spopolamento e che puntano ad essere vissuti tutto l’anno e non solo nel periodo estivo».
A fare il punto sulle maggiori criticità ambientali e sulle misure da attuare per la loro risoluzione il commissario dell’ArpaCal Michelangelo Iannone e il commissario dei Parchi marini, Lello Greco. «Purtroppo sono arrivate anche all’ente diverse segnalazioni quest’anno di situazioni di mare sporco, di mare contaminato – ha spiegato Greco -. La Regione è da un paio d’anni che sta facendo un grande lavoro assieme alle procure. Bisogna insistere su quello, e più in generale bisogna mettere mano al piano di tutela delle acque, al piano di tutela di tutti i corpi idrici della Regione in modo tale che accanto al piano emergenziale, che si fa ogni estate, ci sia un piano organico di risanamento».