venerdì,Aprile 19 2024

Poliziotto aggredito a Vibo Valentia, la solidarietà di Fratelli d’Italia

All'indomani dell’episodio di violenza ai danni di un agente durante un’attività di controllo, continuano ad arrivare messaggi di condanna al gesto

Poliziotto aggredito a Vibo Valentia, la solidarietà di Fratelli d’Italia

All’indomani della notizia dell’ennesimo episodio di violenza ai danni di un poliziotto avvenuto a Vibo Valentia durante un’attività di controllo del territorio, proseguono i messaggi di vicinanza e solidarietà da parte della politica. [Continua in basso]

La solidarietà di Fratelli di Italia

«La tutela degli appartenenti alle Forze dell’Ordine che ogni giorno rischiano la propria incolumità per garantire la sicurezza dei cittadini – affermano il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro e il consigliere regionale Antonio Montuoro – passa innanzitutto per la necessità di assicurare la certezza della pena per chi aggredisce uomini e donne in divisa. Le continue violenze ai danni degli operatori non possono che essere alimentate della diffusa sensazione di impunità per i responsabili. Chi aggredisce un poliziotto o un carabiniere – prosegue la nota a firma di Wanda Ferro e Antonio Montuoro – deve finire in carcere e scontare tutta la sua pena. Rivolgiamo un augurio di pronta guarigione al poliziotto, ora ricoverato in ospedale – continuano Ferro e Montuoro – ed esprimiamo la nostra vicinanza a tutto il personale della Questura di Vibo. Nelle scorse settimane, nel corso di un incontro a Vibo – continuano – abbiamo assicurato ai rappresentanti dei sindacati di Polizia la volontà di proseguire il nostro impegno per la tutela delle forze dell’ordine, a partire dal rafforzamento di organici e mezzi, dalla definizione di più efficaci protocolli operativi, dalla tutela legale degli operatori, dall’inasprimento delle pene per chi aggredisce i lavoratori delle cosiddette helping professions».
Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Pasquale La Gamba e cittadino Salvatore Pronestì esprimono solidarietà alle Forze di Polizia: «Leggere sempre con più frequenza di aggressioni agli uomini in divisa – è scritto in un comunicato stampa – dovrebbe farci riflettere sullo stato subculturale di alcune parti della società. Nel manifestare la totale solidarietà agli uomini ed alle loro divise vittime delle vili aggressioni, crediamo che famiglie e scuole dovrebbero intraprendere e rafforzare un lavoro di maggiore coinvolgimento delle forze di polizia nel loro mondo, soprattutto – proseguono La Gamba e Pronestì – nelle prime classi che gettano le basi degli uomini del futuro. Il poliziotto per strada deve essere inteso come amico e riferimento a cui affidarci nel momento del bisogno. Non basta reprimere- concludono – è molto più costruttivo educare per avere uomini e donne migliori domani».

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