Processo “Andromeda” a Lamezia: assolti madre e figlio di Mileto
Erano accusati di aver fornito delle armi al clan Iannazzo di Sambiase. Assolto anche l’imprenditore Francesco Perri


Due condanne, quattro assoluzioni per non aver commesso il fatto e due non doversi procedere per morte e incapacità degli imputati. Tra gli assolti dal Tribunale collegiale di Lamezia Terme nel processo nato dall’operazione antimafia “Andromeda” – oltre all’imprenditore Francesco Perri (titolare del centro commerciale “Due Mari”) – anche due “vibonesi”. Si tratta di Rocco Tavella, 38 anni, di San Giovanni di Mileto, e della madre Mariantonia Santoro, 57 anni, entrambi difesi dall’avvocato Giovambattista Puteri. Erano accusati di aver fornito delle armi (reato aggravato dalle finalità mafiose) al clan Iannazzo di Sambiase. Condannati invece Vincenzo Bonaddio di Lamezia Terme a 9 anni di reclusione e Vasyl Koval a anni di reclusione.
Il processo è scaturito dall’omonima operazione, scattata nel maggio 2015, contro il clan Iannazzo-Cannizzaro-Daponte. Tra le parti civili il Comune di Lamezia Terme,
Per Raffaele Caparello è stato dichiarato il non doversi procedere per morte del reo e per Domenico Cannizzaro dichiarato il non doversi procedere per incapacità processuale dell’imputato.
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