Emergenza personale al carcere di Vibo: la Fns Cisl annuncia una mobilitazione
Nonostante la grave carenza di agenti di Polizia penitenziaria il direttore Marcello ed il comandante Conti hanno varato la nuova organizzazione
Malgrado la carenza di personale, il massiccio sovraffollamento (negli anni passati la media delle presenze detentive era al di sotto di 350 e non esisteva la sezione protetta promiscua, mentre attualmente si registrano circa 100 in più) e la presenza esponenziale di detenuti psichiatrici, il carcere di Vibo Valentia continua a tenere botta, rispetto all’andamento generale italiano. In questi giorni il direttore Angela Marcello ed il comandante Salvatore Conti hanno varato la nuova organizzazione del lavoro con la precisa finalità di elevare gli standard di giustizia e sicurezza, in virtù della ormai atavica assenza di risorse personali. «Si spera – è scritto in un comunicato stampa a firma Fns Cisl – che intervenga qualche segnale da parte di chi gestisce tale problematica soprattutto a livello regionale, in quanto non si può sempre e solo contare sulle capacità e i sacrifici di chi dirige ed in particolare sulle indiscusse capacità operative del comandante Conti e di tutti gli operatori di polizia penitenziaria. Anche il prefetto Paolo Giovanni Grieco, dimostrando grande attenzione e sensibilità, ha interpellato e segnalato la questione al PRAP, ma ad oggi, non risulta nessun intervento per deflazionare l’assegnazione di detenuti problematici o riottosi». Nella nota il sindacato spiega: «La coperta è corta ma occorrono segnali tangibili a favore del secondo istituto penitenziario della Calabria, che ospita ben sette circuiti detentivi che dovrebbero essere gestiti da 246 unità di Polizia Penitenziaria e invece sono solamente 150. Qualora non intervengano segnali – avverte la Fns Cisl – saranno attivate le procedure formali e pubbliche di protesta previste dalla normativa».
LEGGI ANCHE: Ancora violenza in carcere, agente aggredito da un detenuto a Reggio Calabria