domenica,Settembre 1 2024

Soriano, caos acqua: erogazione a singhiozzo e presunti allacci abusivi

Un paese alle prese con il drastico razionamento dell'importante risorsa e un avviso diramato dalla Commissione straordinaria che accende i fari sugli allacci abusivi alla rete idrica

Soriano, caos acqua: erogazione a singhiozzo e presunti allacci abusivi
Il Comune di Soriano Calabro

La questione relativa al drastico razionamento dell’acqua è un tema in cima all’attualità in quasi tutto il territorio provinciale; un’emergenza che i Comuni affrontano con varie soluzioni tampone. Ma, a Soriano, è ormai una condizione duratura, più che un’emergenza, e la situazione è talmente critica che ha indotto un numero considerevole di famiglie anche a trasferimenti temporaneamente in altri centri. In alcune aree del borgo dell’entroterra vibonese, infatti, i rubinetti delle abitazioni rimangono a secco anche per oltre 24 ore, in particolare nel centro storico del paese. La distribuzione a singhiozzo dell’importante risorsa, considerato anche il caldo rovente che ha caratterizzato le ultime settimane, ha generato malumore nei cittadini, molti dei quali inferociti, stanchi ed esasperati poiché ricevono il servizio spesso e solo in orario notturno. “Alcune persone – ha dichiarato un residente del centro storico – hanno neonati, anziani e disabili da accudire, come si fa? Il Comune sta creando un disagio enorme a tutti gli utenti, ancora più grave alle fasce deboli. Il disservizio è ormai costante e non vi è accenno a una condizione di normalità. Chi più, chi meno, paga regolarmente le tasse – ha aggiunto – è ciò che si sta verificando in relazione al mancato approvvigionamento dell’acqua è inaccettabile”. Da qui, la scelta di un gruppo di cittadini di rivolgersi alla Procura e alla Prefettura di Vibo “non ci rimane altra scelta – ha concluso un residente esasperato – ci stiamo organizzando per chiedere che il un nostro diritto sia rispettato”. Frattanto, sull’albo pretorio di Soriano, la Commissione straordinaria ha diramato un avviso sulla “regolarizzazione di allacci non correttamente contrattualizzati” e, testualmente, si informano tutti gli utenti allacciati al pubblico acquedotto che “qualora venga accertata la presenza di allacci abusivi, il gestore è tenuto a denunciare all’Autorità giudiziaria chi ha materialmente commesso l’allaccio abusivo e chi se ne è avvantaggiato per furto d’acqua”. Entrando nel dettaglio, la Commissione straordinaria del Comune ha specificato che “intercettare le tubature idriche per approvvigionarsi abusivamente d’acqua o ripristinare il flusso idrico, magari interrotto dal gestore a seguito del mancato pagamento delle bollette, costituisce un furto, un reato grave. La pena prevista – ricorda la Commissione – è quella della reclusione da due a sei anni e della multa da 927 euro a 1.500 euro”. Alla luce di ciò, il Comune spiega che “per evitare che l’incaricato della gestione del servizio idrico debba trovarsi nella condizione di denunciante per furti d’acqua, si informano tutti gli utenti che entro il 30 agosto 2023 possono richiedere al gestore di operare una verifica sulla regolarità della propria posizione contrattuale e chiederne l’eventuale aggiornamento senza incorrere in eventuali sanzioni o denunce. Passato tale termine, – concludono dall’ente locale – in presenza di allacci non regolari il gestore sarà costretto a interrompere ogni erogazione abusiva e a denunciare all’Autorità giudiziaria il furto d’acqua accertato”.

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