sabato,Aprile 27 2024

Al via alla Marina di Pizzo le operazioni di demolizione del ristorante “La Nave”

Destino segnato per lo storico locale dopo due sentenze del Consiglio di Stato. La concessione demaniale era scaduta dal 1985 e non più rinnovata. Mancando la disponibilità giuridica dell’immobile è arrivata l’ordinanza di abbattimento

Al via alla Marina di Pizzo le operazioni di demolizione del ristorante “La Nave”
Le operazioni di demolizione della Nave a Pizzo

Sono iniziate questa mattina alla Marina di Pizzo, le operazioni di demolizione del ristorante “La Nave”. Sequestrato dalla Guardia costiera nel febbraio del 2017, il ristorante non era a posto né con le concessioni demaniali, né con i titoli edilizi, con un’occupazione abusiva di suolo e l’apposizione dei sigilli a tutta la struttura di 344 metri quadri. La vicenda è stata al centro di due recenti sentenze del Consiglio di Stato, entrambe favorevoli al Comune di Pizzo, all’Agenzia del Demanio e al Ministero delle Infrastrutture. E’ stato così confermato l’ordine di sgombero dell’area demaniale marittima della superficie di circa 344 mq abusivamente occupata, sita in via De Gasperi, e la demolizione delle opere ivi realizzate, consistenti in un fabbricato in muratura adibito a ristorante denominato “La Nave”, con veranda sovrastata da tettoia in legno lamellare (ordinanza in data 7 dicembre 2016, n. 22). Nel corso del procedimento, attraverso l’acquisizione di informazioni presso la locale autorità marittima e di documenti agli atti della medesima amministrazione comunale, è rimasto accertato che “l’area demaniale era stata affidata in concessione al defunto padre della medesima appellante, che ivi aveva eretto il fabbricato adibito a ristorante negli anni ‘60, ma che il titolo era giunto a scadenza alla fine del 1985 e non era stato più rinnovato; l’interessato, inoltre, era stato destinatario di provvedimenti repressivi (ingiunzioni di sgombero e di demolizione degli immobili: da ultimo con ordinanza in data 6 maggio 2016, n. 9), ed era poi stato richiesto di pagare l’indennità di occupazione abusiva dell’area. Il Demanio ha confermato poi che l’area occupata a mezzo del manufatto adibito a ristorante ricade interamente sul demanio marittimo”. Per il Consiglio di Stato, quindi, la società ricorrente è priva di un titolo di «disponibilità giuridica» dell’immobile con cui esercitava l’attività di somministrazione e, a sua volta l’immobile difetta della necessaria «regolarità urbanistico-edilizia». Da qui la conferma delle decisioni del Tar ed oggi l’avvio delle operazioni di demolizione. A nulla è valsa una petizione portata avanti da alcuni cittadini per “salvare” lo storico ristorante: lo Stato si riappropria oggi di un’area del demanio.

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