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Vazzano, due bonifici sospetti da 60mila e 70mila euro hanno fatto scoppiare lo scandalo in Comune

Un dipendente avrebbe accreditato le somme su conti propri e dei familiari. Il mistero del "licenziamento" del componente del Nucleo di valutazione nominato appena 4 mesi fa. L’opposizione pronta a chiedere le dimissioni del sindaco Massa responsabile dell’Ufficio finanziario

Vazzano, due bonifici sospetti da 60mila e 70mila euro hanno fatto scoppiare lo scandalo in Comune
Una veduta dall'alto di Vazzano

Cominciano a delinearsi in maniera più chiara i contorni dello scandalo che ha travolto il Comune di Vazzano. Sarebbero due i bonifici sospetti che hanno acceso i riflettori sul piccolo centro delle Serre vibonesi che sfiora appena i mille abitanti: due accrediti bancari di 70mila e 60mila euro, per un totale di 130mila euro, che un dipendente dell’Ente avrebbe dirottato verso conti privati suoi e di un familiare. Ad accorgersi dell’ammanco è stato il nuovo revisore dei conti nominato dalla Prefettura che, secondo quanto prevede la legge, esegue il sorteggio tra i nominativi contenuti in un elenco pubblico dove sono inseriti, a richiesta, i professionisti iscritti nel Registro dei revisori legali, all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Circa due mesi fa, quindi, c’è stato il cambio della guardia, con un nuovo revisore unico che in breve si è accorto che qualcosa non quadrava. Una volta informato il sindaco Vincenzo Massa, che è anche il responsabile dell’Ufficio finanziario, il primo cittadino si è recato dai carabinieri per presentare un esposto, che ieri ha arricchito con nuovi elementi forniti agli inquirenti. In attesa che la vicenda venga eventualmente inquadrata in un contesto giudiziario, le voci nel piccolo comune serrese si rincorrono con grande velocità e concitazione.

Innanzitutto, c’è chi è pronto a giurare che le irregolarità riscontrate siano solo la punta dell’iceberg. C’è da fare luce, inoltre, anche sulla recente revoca, disposta dal sindaco, della nomina di Maria Ciappina dal Nucleo di valutazione, a cui spetta il compito di controllare le performance degli uffici e dei dirigenti. La professionista esterna era stata nominata per un incarico della durata di tre anni il 9 luglio scorso, ma meno di quattro mesi dopo, il 25 ottobre, Massa ha disposto la revoca del suo incarico.
Questioni e interrogativi che presto potrebbero essere oggetto di un Consiglio comunale ad hoc, se il sindaco cederà alle pressioni dell’opposizione che vuole al più presto vederci chiaro ed è pronta a dare battaglia, fino ad arrivare a chiedere le dimissioni di Massa.

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