Inchiesta “Assedio”, prosciolto il commercialista di Pizzo Andreà Betrò: sentenza di non luogo a procedere
Il gup di Roma ha ritenuto infondate le accuse di associazione per delinquere aggravata dall’agevolazione mafiosa stabilendo che l’imputato non ha commesso il fatto

Il gup del Tribunale di Roma, De Robbio, ha pronunciato una sentenza di non luogo a procedere nei confronti del commercialista di Pizzo (ma nato a Tropea) Andrea Betrò, prosciogliendolo con formula piena dall’accusa di partecipazione a un’associazione per delinquere aggravata dall’agevolazione mafiosa, finalizzata al riciclaggio di proventi illeciti nel settore della commercializzazione degli idrocarburi. Il procedimento, noto come “Operazione Assedio”, era pendente da oltre sei mesi.
Secondo la nota diffusa dallo Studio Legale Andreano, che ha assistito Betrò, il giudice ha ritenuto infondate le accuse e ha stabilito che l’imputato «non ha commesso il fatto». La nota dei legali sottolinea che «la reputazione di Andrea Betrò di professionista serio e affidabile rimane intatta».
L’assoluzione arriva dopo mesi di esposizione mediatica, e lo stesso Betrò ha incaricato i suoi legali di valutare azioni legali nei confronti della trasmissione “Far West”, in onda su Rai 3, e contro Fabrizio Corona, per alcune dichiarazioni rilasciate durante i servizi andati in onda.
Nella diffida legale vengono citati anche i soggetti intervistati dal giornalista Daniele Piervincenzi nella trasmissione condotta da Salvo Sottile. Tutti gli intervistati, secondo la difesa, avrebbero «profuso espressioni di certa colpevolezza» pur in assenza di un giudicato.
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