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Ricadi, canile “Il mondo di Pluto” chiuso per per presunte irregolarità nella gestione: l’Oipa di Vibo si costituisce parte civile nel processo

La vicenda emersa nel 2023 ha portato l'Asp di Vibo a chiudere temporaneamente la struttura per le «gravi inadempienze strutturali e gestionali riscontrate»

Ricadi, canile “Il mondo di Pluto” chiuso per per presunte irregolarità nella gestione: l’Oipa di Vibo si costituisce parte civile nel processo
Il canile "Il mondo di Pluto" a Ricadi, foto di repertorio

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Vibo Valentia ha annunciato di essersi costituita parte civile nel procedimento giudiziario relativo alle presunte irregolarità nella gestione del canile di Ricadi “Il mondo di Pluto”. La questione del canile di Ricadi è emersa per la prima volta nel maggio 2023, quando l’Asp di Vibo Valentia dispose la temporanea chiusura della struttura. A seguito di controlli, erano state riscontrate «gravi inottemperanze ai requisiti strutturali e gestionali» da parte della società Futuredil snc, che gestiva il canile. Queste inadempienze avevano sollevato immediate preoccupazioni circa il benessere degli animali ospitati.

Già allora, l’Oopa di Vibo Valentia aveva prontamente richiesto chiarezza sulle condizioni dei cani, domandandosi pubblicamente se i cani si trovassero in un «luogo idoneo al loro benessere e in che condizioni psicofisiche fossero». L’Associazione aveva anche sollevato interrogativi sulla «consapevolezza» dei circa 36 Comuni convenzionati con il canile «riguardo la situazione». Per fare luce sulla vicenda, l’Oipa all’epoca aveva presentato un’istanza di accesso agli atti all’Azienda sanitaria provinciale, con l’intento di «comprendere esattamente la situazione del canile “Futuredil snc – Il Mondo di Pluto”, e le condizioni dei cani che ci vivono», riservandosi di «intraprendere le azioni legali necessarie per la tutela degli animali, qualora necessario».

Ora, l’intervento dell’Oipa come parte civile nel procedimento giudiziario. Secondo quanto dichiarato dall’Associazione, dai controlli effettuati dalle autorità era emersa «una gestione inadeguata della struttura, con gravi conseguenze per la salute e il benessere dei cani che ospitava, nonché inadempienze strutturali». Samantha Mercadante, delegata Oipa di Vibo Valentia, ha ribadito l’impegno dell’organizzazione: «Continueremo a seguire il processo e a cercare giustizia per questi animali, che hanno dovuto vivere in condizioni non consone alle loro necessità etologiche». L’udienza chiave è fissata per il 10 novembre, data in cui si attendono ulteriori sviluppi in questa delicata vicenda che vede al centro il destino di numerosi animali e la responsabilità nella gestione delle strutture a loro dedicate.

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