Agguato di Ariola, rinvenute armi in casa Loielo
Nell’ambito dei controlli disposti dal comando provinciale dei Carabinieri sono stati trovati una pistola calibro 357 carica e un fucile a pallettoni con relative munizioni.
Si intensificano i controlli nella zona delle Preserre vibonesi in seguito al nuovo agguato teso, due giorni fa, a tre componenti della famiglia Loielo in località Castania, nella frazione Ariola di Gerocarne, già teatro della precedente imboscata del 22 ottobre scorso. Nell’ambito delle perquisizioni disposte dal comandante provinciale dei carabinieri, Daniele Scardecchia, il personale del Reparto operativo, della Compagnia di Serra San Bruno e della Stazione di Soriano, questa mattina ha fatto irruzione nell’abitazione di Rinaldo Loielo, 24 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari, rinvenendo una pistola calibro 357 carica, un fucile a pallettoni calibro 12 e 5 cartucce.
Agguato di Ariola, sono quattro i feriti. Il fatto s’inquadra nella faida delle Preserre
Nuovo agguato nelle Preserre, ancora sotto tiro i Loielo
Nell’abitazione del giovane, ristretto a seguito della condanna per la detenzione di una bomba di tre chili scoperta nel 2013, commissionata dal boss Pantaleone Mancuso “Scarpuni” e destinata ad esponenti del clan Emanuele, erano presenti anche Valerio Loielo, 21 anni, e il cugino Rinaldo, 20 anni. I due sono tra i mancati obiettivi dell’ultimo agguato in cui è rimasto ferito un altro loro congiunto, Walter Loielo, 22 anni. Tutti e tre sono stati accompagnati in caserma per gli accertamenti e la loro posizione è ora al vaglio dei militari dell’Arma.