Hotel 501 a Vibo: la F94 disponibile all’immediata riapertura dell’albergo
L’avvocato Talarico, che assiste la società aggiudicataria della struttura all’asta, risponde al curatore fallimentare e smentisce totalmente che l’albergo verrà mai utilizzato quale centro di accoglienza per migranti
“Sono costretto, a seguito della dichiarazione rilasciata dall’avvocato Siclari nella sua qualità di curatore del fallimento del 501 Hotel spa, ad inviare la presente nota, con documentazione di sostegno allegata, per la verifica della bontà delle posizioni della mia cliente F94”. Questo l’esordio di una nota dell’avvocato Marco Talarico che ha curato tutti gli aspetti legali per conto della società di Reggio Calabria ma con “radici” vibonesi, che fa capo all’imprenditore Francesco Trimboli e che ha già versato un acconto di circa 270mila euro su un totale di 2 milioni e 600mila euro per rilevare la struttura.
“Preliminarmente – spiega Talarico – devo constatare la solerzia con la quale la curatela, in persona dell’avvocato Siclari, ha inteso rispondere ai giornali mentre, purtroppo, meno solerte è stato invece il riscontro alle innumerevoli pec ed istanze inoltrate dalla F94 sulla questione affitto azienda e/o presa di possesso del ramo aziendale 501 ai fini della continuità aziendale, rimaste tutte, inspiegabilmente, completamente inevase e/o aggirate.
Mi corre inoltre l’obbligo di precisare – contrariamente a quanto dichiarato dal curatore Siclari, non avendo mai avuto la fortuna di poter aver un qualsivoglia contatto con il Dott. Ferrario che appare oggi quasi come una figura “mitologica” e per come riscontrabile dai documenti, come: Oltre alle istanze inviate a seguito dell’aggiudicazione del 13 luglio 2017, da ultimo con pec del 2 settembre u.s., la F94 ai fini di tutelare la continuità aziendale ha sempre manifestato l’interesse e la disponibilità a continuare l’esercizio aziendale, mantenendo anche i lavoratori ivi occupati, previo pagamento di idonea indennità da determinarsi dagli organi competenti e da versarsi anticipatamente.
Si specifica inoltre che alcuna decurtazione del fitto dal saldo di acquisto è stata pertanto mai richiesta. L’avvocato Siclari forse ha confuso la posizione della mia assitita F94 con quella della Italiantrade srl, che invece, in splendida disparità di trattamento, è stata autorizzata espressamente a scomputare dal prezzo finale di aggiudicazione i canoni di affitto che avrebbe dovuto pagare. Solo a mezzo del giornale Il Vibonese apprendiamo che l’avvocato Siclari paventa un parere favorevole della Curatela all’affitto alla F94, notizia che mi rallegra quanto mi giunge nuova ma che contrasta con il comportamento tenuto sin ad oggi dal Collegio dei curatori, da ultimo dimostrato con la pec pervenutami in data 11 settembre. Infatti in tale atto, e nell’immediatezza della chiusura dell’azienda 501 hotel con la quale gli stessi Curatori, a mio parere senza attivarsi quali organi del fallimento demandati alla conservazione dell’esercizio aziendale in attività, si limitavano ad invitarmi ad effettuare una richiesta di deposito di un’apposita istanza direttamente al G.D. Richiesta dei Curatori del tutto ultronea, dovendo gli stessi ex lege non solo esprimere il dovuto parere su quanto richiesto dalla F94, ma soprattutto ed in ogni caso veicolare e farsi promotori di ogni iniziativa diretta a conservare la continuità aziendale. Tutte le attività poste in essere nel caso di specie non consentono di mascherarsi dietro il paravento delle decisioni del Tribunale sulla chiusura aziendale poiché è indubbio che ogni decisione del Giudice Delegato al fallimento presuppone sempre e comunque il parere dei curatori.
Evidenzio altresì che anche un neofita della materia può intuire quanto la chiusura dell’esercizio commerciale incida sull’avviamento. Non spetta a me stabilire i compensi liquidati ai curatori che sono saldati in base a normative ministeriali facilmente visionabili e determinati in percentuale in base al valore del compendio in vendita ed aumentati anche in base ai “successi” ottenuti dalla Curatela. Nel caso di specie aver chiesto il fallimento della Italiantrade per mancato pagamento dei canoni pari ad oltre due anni di occupazione si commenta da solo. Apprendo con curiosità un altro dato relativo al fatto che le attività dei curatori sono svolte “compatibilmente” con gli ulteriori impegni professionali di questi. Ritenevo che accettare un così gravoso impegno non fosse un obbligo e, ove assunto si imponesse nel professionista nominato la massima diligenza soprattutto a favore dei creditori ammessi al fallimento che, allo stato, da quanto ci pare di capire, hanno subito perdite pari tanto alla morosità accumulata dalla società Italiantrade nei confronti del fallimento quanto alla dispersione dei beni che si è concesso di asportare.
Ma tali valutazioni e/o ulteriori accertamenti saranno, si spera, oggetto di verifica da parte dei competenti Uffici non interessando la società F94, che continua imperterrita nel suo progetto imprenditoriale non facendosi intimorire da nulla e nessuno, e che è occupata solamente nel saldo del prezzo che residua, e nel rassicurare tutti che il nuovo 501 Hotel non sarà mai utilizzato come centro di accoglienza per migranti, ma riportato agli antichi splendori nel campo alberghiero e della ospitalità.
Previo sopralluogo della struttura e stato della stessa, la F94 srl continua a ribadire la disponibilità immediata alla riapertura dell’Albergo, assunzione del personale a ciò deputato, e pagamento anticipato dei canoni di locazione per come chiarito nelle istanze giacenti presso i competenti Uffici. Fatti – conclude l’avvocato Talarico – e non parole! Attendiamo la convocazione operativa”.
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