venerdì,Ottobre 4 2024

Vibo, successo per la prima di “Graecalis-Il vento della parola antica”

La rassegna di teatro classico ha debuttato ieri sera nel chiostro del castello, portando in scena la tragedia “Agamennone” di Vittorio Alfieri

Vibo, successo per la prima di “Graecalis-Il vento della parola antica”

Grande successo di pubblico per la “prima” di Graecalis -“Il vento della parola antica”, edizione 2022, della ormai nota rassegna di teatro classico che ha debuttato a Vibo Valentia. Nell’incantevole cornice del chiostro del Castello di Vibo, sede del Museo Archeologico provinciale “Capialbi“, Graecalis ha inaugurato la sua nona edizione, portando in scena la tragedia “Agamennone” di Vittorio Alfieri. Un sold out che ha sancito il ritorno dal vivo della compagnia, presieduta da Anna Melania Corrado, e che ha riportato la magia del teatro dal vivo dopo i difficili anni e ostacoli provocati dalla pandemia. Un evento fortemente voluto dalla direzione del museo archeologico, guidata da Maurizio Cannatà, che «con lungimiranza e grande sensibilità artistica ha proposto un intero cartellone artistico ambientato nel suggestivo scenario del castello, fiore all’occhiello del patrimonio archeologico vibonese». [Continua in basso]

Gli organizzatori della rassegna hanno poi evidenziato una «grande collaborazione anche da parte del Comune, nella persona del sindaco Maria Limardo e dell’assessore alla Cultura Antonella Tripodi, che hanno subito accettato la proposta di sostenere in modo fattivo la realizzazione del ricco cartellone in programma»
Pubblico attento per una tragedia «innovativa, intima, suggestiva e lontana dai canoni e dagli schemi tipici dell’opera classica»“Agamennone” di Vittorio Alfieri, nella riscrittura di Luigi La Rosa – autore della Compagnia – e con la regia di Salvatore Venuto, ha portato in scena un dramma borghese con i temi e i personaggi del mito, immergendoli tuttavia in una quotidianità e una naturalezza che è quasi contemporanea al pubblico. 

Venuto, nella doppia veste di regista e attore, ha vestito i panni di Egisto, cugino di Agamennone (Paolo Formoso) e amante di Clitennestra (Marta Parise): ad animarlo, il forte odio verso il cugino e il desiderio di vendetta, dissimulato abilmente da modi dimessi e accomodanti. A intuire la reale natura dell’uomo, è solo Elettra (Mariarita Albanese), figlia di Agamennone e Clitennestra, animata dal desiderio di difendere la serenità della propria famiglia, non riuscendo tuttavia ad allontanare l’ombra del delitto che compirà la madre, accecata d’amore per Egisto.

Una prova corale, di grande maturità da parte di tutti gli interpreti e che adesso si propongono di portare in scena, il 27 luglio a Catanzaro, la “casa” di Graecalis per l’unica data catanzarese in programma. Successivamente, gli impegni di Graecalis si sposteranno nuovamente su Vibo: ben cinque le date previste tra agosto e settembre, due spettacoli e tre recital gratuiti incentrati sulle tematiche della tragedia classica. 

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