Confindustria Vibo, Natale Santacroce nuovo presidente dei Giovani imprenditori
Subentra a Fortunato Rizzo. Tra i temi rimarcati nel suo programma risaltano trasformazione digitale, transizione green e formazione delle risorse umane
È Natale Santacroce il nuovo presidente dei Giovani imprenditori vibonesi, 34 anni, imprenditore di terza generazione, rappresenta il Gruppo Santacroce con sede a Francavilla Angitola ed è titolare dell’omonima azienda.
Subentra a Fortunato Rizzo che ha guidato per il trascorso triennio il Comitato portandolo a conseguire numerosi riconoscimenti in ambito regionale e nazionale.
«Acclamato nel corso dell’Assemblea elettiva – si legge in una nota di Confindustria Vibo -, Santacroce ha raccolto unanimi consensi contagiando con il suo entusiasmo e le linee programmatiche chiare e lungimiranti, un’Assemblea ricca di partecipazioni e di segnali di sincera stima ed apprezzamento indirizzati tanto al nuovo presidente che all’uscente per l’ottimo lavoro svolto. Una staffetta che proseguirà all’insegna dell’ottimo lavoro svolto e che procederà nell’avviare nuovi progetti e concludere quelli avviati dalla precedente compagine, anche con il determinante apporto di Santacroce che proprio in virtù di una partecipazione attiva, propositiva e assidua è stato chiamato a prendere le redini del Comitato».
Tra i temi rimarcati nel programma d’azione del nuovo presidente, risaltano Industria 4.0 e trasformazione digitale, transizione green e formazione delle risorse umane. «Saranno questi gli assi centrali del mandato -prosegue la nota -, senza trascurare la valorizzazione del nostro territorio ed una funzione sociale che il Comitato è chiamato a svolgere coinvolgendo gli studenti, tutti i corpi intermedi e le giovani promesse in percorsi di affiancamento e sviluppo delle competenze e delle conoscenze».
Il presidente nazionale di Giovani imprenditori, Riccardo Di Stefano, ha voluto salutare «con affetto e stima sia il presidente uscente per il percorso condiviso sia il nuovo Presidente confermando tutta la vicinanza e la disponibilità della struttura nazionale ad una piccola territoriale attiva e ricca di passione e vitalità».
Numerosissima la partecipazione ai lavori, svolti in modalità videoconferenza in osservanza dei protocolli anti Covid. Non hanno voluto far mancare il pieno sostegno tutti gli iscritti al Comitato di Vibo e una folta rappresentanza dei colleghi calabresi, tra tutti il presidente Regionale Umberto Barreca, e quelli territoriali, Antonia Abramo (Cz), Roberto Rugna (Cs), Giuseppe Pizzichemi (RC) e Vincenzo Squillacioti (Kr).
Insieme all’elezione di Santacroce, l’assemblea ha provveduto al rinnovo del Consiglio direttivo che lo affiancherà nelle persone di Antonio Brizzi (Ga.Briz.Z. Technology), Francesco Penna (Penna Srl), Giulia Lombardo (Energò), Giovanni Naso (iEnergy) e Vincenzo Ruffa (Prime Bio Farm).
Non è mancato, nel corso dei lavori, il saluto istituzionale da parte del sindaco Maria Limardo, che ha ripercorso le tappe di «una collaborazione che ha permesso di mettere in campo alcune iniziative che saranno rinnovate e implementate anche con la nuova presidenza, in particolare la donazione di alcune rastrelliere portabici che rappresentano uno stimolo a vivere le nostre città in maniera più sostenibile e green».
«Spenderò ogni sforzo nel portare una delle facce spesso meno visibili di questo territorio – ha affermato in conclusione dei lavori il neo presidente Santacroce – quella delle tante persone, imprenditori, tecnici, dipendenti delle nostre aziende che con la loro fatica quotidiana rendono possibile la conservazione ed il mantenimento di un sistema produttivo sano, che desidera crescere e farsi conoscere».
«Senza dubbio – ha commentato in conclusione dei lavori il presidente Di Stefano – siamo di fronte al momento più complesso e difficile che tutti noi, ed il sistema imprenditoriale che rappresentiamo, sta vivendo a causa di questa terribile pandemia che ha sconvolto l’intero pianeta. Abbiamo bisogno però di una guida forte e responsabile che sappia coniugare le strategie di contrasto alla pandemia con la grande occasione di riformare il nostro Paese».