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Paesi sempre più vuoti, anche a 34 comuni vibonesi i fondi per contrastare lo spopolamento

Le risorse ripartite dal Governo con un recente Dpcm serviranno per favorire il ripopolamento e il fiorire delle attività economiche. Ecco tutti gli importi

Paesi sempre più vuoti, anche a 34 comuni vibonesi i fondi per contrastare lo spopolamento

Paesi sempre più vuoti e poveri, oltre che di risorse economiche, anche di quelle umane. È la fotografia, tutt’altro che nuova, di molte realtà italiane vittime dello spopolamento. Non è esente il Vibonese e infatti ci sono anche 34 comuni della nostra provincia tra quelli che accederanno al “Fondo di sostegno ai comuni marginali” per gli anni 2021-2023. Risorse utili a favorire il ripopolamento e il fiorire delle attività economiche nei 1.187 comuni svantaggiati individuati dal Governo.
Nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che ripartisce le risorse – 180 milioni di euro in totale – tra i suddetti comuni, selezionati principalmente sulla base di tre criteri: il rischio di spopolamento (valutato mettendo a confronto il numero degli abitanti del 1981 con quello del 2019), l’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) e il livello dei redditi della popolazione residente.

Gli interventi previsti

Dei 1.187 comuni individuati, ben 1.101 sono meridionali (i calabresi 272) e si accaparreranno oltre 171 milioni di euro (il 95,2% del totale). Vi sono poi 52 comuni dell’Italia centrale (per 5,5 milioni di euro) e 34 del Nord (3,1 milioni di euro). Lo scopo per tutti è quello di – si legge nel decreto – «favorire la coesione sociale e lo sviluppo economico».
Le risorse potranno essere utilizzate dai comuni per tre categorie di interventi: adeguamento di immobili comunali da concedere in comodato d’uso gratuito per l’apertura di attività commerciali, artigianali o professionali; concessione di contributi per l’avvio di attività commerciali, artigianali e agricole; concessione di contributi a favore di chi trasferisce la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, come concorso per le spese di acquisto e ristrutturazione dell’immobile (massimo 5.000 euro a beneficiario). Si punta inoltre ad attirare lavoratori in smart working: i comuni infatti potranno anche concedere gratuitamente propri immobili da adibire ad abitazione principale o per svolgere lavoro agile.

I Comuni vibonesi beneficiari

  1. Acquaro. Dal 1981 al 2019 ha perso 1306 abitanti. Contributo di 194.521,57 €.

  2. Arena. Dal 1981 ha perso 1020 abitanti. Contributo di 161.843,70 €.

  3. Brognaturo. Dal 1981 ha perso 111 abitanti. Contributo di 97.609,77 €.

  4. Capistrano. Dal 1981 ha perso 341 abitanti. Contributo di 107.529,75 €.

  5. Cessaniti. Dal 1981 ha perso 742 abitanti. Contributo di 162.308,68 €.

  6. Dasà. Dal 1981 ha perso 478 abitanti. Contributo di 121.836,10 €.

  7. Dinami. Dal 1981 ha perso 1273 abitanti. Contributo di 202.381,79 €.

  8. Fabrizia. Dal 1981 ha perso 1283 abitanti. Contributo di 200.118,31 €.

  9. Filadelfia. Dal 1981 ha perso 3418 abitanti. Contributo di 374.106,48 €.

  10. Francavilla Angitola. Dal 1981 ha perso 1209 abitanti. Contributo di 180.943,48 €.

  11. Francica. Dal 1981 ha perso 149 abitanti. Contributo di 111.961,96 €.

  12. Gerocarne. Dal 1981 ha perso 1006 abitanti. Contributo di 175.712,93 €.

  13. Joppolo. Dal 1981 ha perso 824 abitanti. Contributo di 152.499,21 €.

  14. Limbadi. Dal 1981 ha perso 280 abitanti. Contributo di 125.235,74 €.

  15. Maierato. Dal 1981 ha perso 956 abitanti. Contributo di 164.462,24 €.

  16. Mileto. Dal 1981 ha perso 813 abitanti. Contributo di 198.809,76 €.

  17. Mongiana. Dal 1981 ha perso 302 abitanti. Contributo di 106.629,94 €.

  18. Nardodipace. Dal 1981 ha perso 853 abitanti. Contributo di 152.655,00 €.

  19. Nicotera. Dal 1981 ha perso 1250 abitanti. Contributo di 219.097,04 €.

  20. Pizzoni. Dal 1981 ha perso 767 abitanti. Contributo di 154.412,72 €.

  21. Polia. Dal 1981 ha perso 609 abitanti. Contributo di 125.887,25 €.

  22. Rombiolo. Dal 1981 ha perso 299 abitanti. Contributo di 143.946,28 €.

  23. San Calogero. Dal 1981 ha perso 730 abitanti. Contributo di 169.894,99 €.

  24. San Costantino Calabro. Dal 1981 ha perso 170 abitanti. Contributo di 109.990,04 €.

  25. San Nicola da Crissa. Dal 1981 ha perso 680 abitanti. Contributo di 140.545,78 €.

  26. Sant’Onofrio. Dal 1981 ha perso 701 abitanti. Contributo di 147.455,26 €.

  27. Simbario. Dal 1981 ha perso 508 abitanti. Contributo di 125.906,92 €.

  28. Sorianello. Dal 1981 ha perso 522 abitanti. Contributo di 135.021,88 €.

  29. Soriano Calabro. Dal 1981 ha perso 797 abitanti. Contributo di 156.553,80 €.

  30. Tropea. Dal 1981 ha perso 766 abitanti. Contributo di 181.570,16 €.

  31. Vallelonga. Dal 1981 ha perso 109 abitanti. Contributo di 97.186,38 €.

  32. Vazzano. Dal 1981 ha perso 252 abitanti. Contributo di 103.410,20 €.

  33. Zaccanopoli. Dal 1981 ha perso 277 abitanti. Contributo di 98.562,01 €.

  34. Zungri. Dal 1981 ha perso 297 abitanti. Contributo di 124.003,78 €.

Il Dipartimento per le politiche di coesione – informa il Governo – provvederà all’erogazione del Fondo per l’anno 2021. All’Agenzia per la coesione territoriale spetterà invece monitorare l’effettivo utilizzo delle risorse e se il comune non avrà attribuito il contributo ai soggetti beneficiari entro sei mesi dalla chiusura dell’annualità precedente, esso sarà integralmente o parzialmente revocato. A tale verifica sarà subordinata anche l’erogazione delle successive annualità.

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