Un nuovo porto turistico a Briatico, parte l’iter per raccogliere idee e progetti
Primi passi per valutare la fattibilità dell'opera e sondare l'interesse a investire nella cittadina sita lungo la Costa degli dei. Il sindaco Vallone: «Le soluzioni dovranno essere coerenti con il territorio»
«Il primo passo è la manifestazione di interesse allo scopo di raccogliere idee e progetti per la realizzazione di un nuovo porto a Briatico. Un modo anche per saggiare l’interesse per eventuali investimenti nel nostro centro costiero ma soprattutto per valutare la fattibilità dell’opera che richiede uno studio approfondito e una mole non indifferente di autorizzazioni e nullaosta». Il sindaco Lidio Vallone procede per step vista la rilevanza di una iniziativa che potrebbe apportare non pochi cambiamenti lungo la costa degli dei: «Tutto è nato dalla disponibilità espressa da una società nell’agosto 2023. In tale circostanza, un privato ha presentato una proposta concernente l’opportunità di realizzare uno scalo turistico nel comprensorio di Briatico. Qualche mese più tardi, novembre 2023, la società ha anche ufficializzato un excursus burocratico e documentale ai fini della concretizzazione dell’opera».
Nuovo porto a Briatico, primi step
L’iter tuttavia è complesso. Con una recente delibera di giunta è stato dato il via libera all’Ufficio comunale per la stesura della manifestazione d’interesse “Realizzazione porto”: «Non si tratta di una procedura semplice e il Comune non poteva certamente accogliere le richieste del privato. Bisogna seguire il percorso burocratico è il primo passaggio è rappresentato dalla manifestazione d’interesse. Abbiamo degli obblighi amministrativi e legali», tiene a precisare il primo cittadino. In tale solco, la selezione della società deve essere frutto di un avviso pubblico, un bando di gara: «Stiamo cercando di darne massima diffusione e abbiamo già informato gli organi preposti al rilascio dei permessi/autorizzazioni nonché gli organi di controllo, sottolineando l’interesse di una società privata alla realizzazione dell’infrastruttura e i successivi iter procedurali che come amministrazione stiamo approntando». In più, sarà indispensabile redigere un regolamento, uno strumento di valutazione degli elaborati proposti dalla società o da più operatori magari costituitisi sottoforma di consorzio o associazione industriale: «L’analisi dei progetti spetterà poi a una commissione creata ad hoc». Prima di ogni cosa, però, saranno indispensabili degli studi: «Il nostro obiettivo è duplice: vogliamo in primis capire se la strada di un nuovo porto a Briatico è percorribile dal punto di vista tecnico, poi se sono presenti imprese/società che intendano investire.
Gli studi e la progettazione di un nuovo porto
«Nel tempo si è sempre parlato di una realizzazione dello scalo turistico nel nostro paese ma non si è mai concretizzato nulla né tantomeno studi che ci permettessero di comprendere la fattibilità o meno». Anche questi primi passaggi «”pretendiamo” che siano seguiti dalle forze dell’ordine, dalla Procura, dalle autorità. Quando si tratta di investimenti importanti gli appetiti illegali non mancano». Con la manifestazione d’interesse «c’è la volontà di raccogliere proposte convincenti dal momento che dovranno anche passare al vaglio del Demanio, della Capitaneria di porto, della stessa Regione. Per avere il via libera potrebbero servirci anche uno o due anni. In più – fa rilevare il sindaco Vallone- le soluzioni devono essere il più coerenti possibile con il territorio, con il sito urbanistico e soprattutto non devono intaccare aree come la Rocchetta o lo scoglio della catena». Tra le ipotesi, che dovranno essere corroborate da studi tecnici su correnti marine, rischio insabbiamento, funzionalità dello scalo, c’è il tratto costiero della zona Cocca: «Serviranno degli approfondimenti sul sito. Al momento non possiamo escludere a priori ulteriori soluzioni che potranno pervenire da altri operatori. Il porto ha la capacità di trasformare gli aspetti sociali ed economici di una città». Fin da ora, infatti, si evidenzia che la società aggiudicataria dovrà procedere allo studio, progettazione, costruzione e gestione dello scalo.
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