martedì,Maggio 14 2024

Giornata dei morti sul lavoro, il sindaco di Vibo: «Tragedie non più accettabili»

Domani ricorre il 65esimo anniversario della tragedia di Marcinelle nella quale persero la vita 136 minatori italiani

Giornata dei morti sul lavoro, il sindaco di Vibo: «Tragedie non più accettabili»
La tragedia di Marcinelle, in Belgio, in cui persero la vita 136 minatori italiani
Il sindaco Maria Limardo

Domani, domenica 8 agosto, ricorre il 65esimo anniversario della tragedia di Marcinelle, per commemorare la quale è stata istituita nel 2001 la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” per onorare la memoria di tutti i connazionali caduti sul lavoro in patria e all’estero. In quella tragedia persero la vita 262 minatori, tra cui 136 italiani che nell’immediato dopoguerra erano emigrati in Belgio in cerca di occupazione, come tanti uomini e donne, lavoratori e lavoratrici che migrarono nell’arco del secolo scorso in cerca di una vita migliore. Il sacrificio dei lavoratori di Marcinelle ha consegnato alla storia una delle pagine più drammatiche dell’emigrazione degli italiani nel mondo. Il ricordo delle vittime continua ancora oggi ad essere un monito forte per le tutte le istituzioni – sia nazionali, sia europee che internazionali – a mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.  La tragedia di Marcinelle, dunque, riporta alla memoria i valori dell’Assemblea Costituente che ha consacrato nell’articolo 1 della Costituzione il fondamento della nostra Repubblica: il lavoro.

Per il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo quello dell’occupazione è «un tema quanto mai attuale in questi giorni in cui le pagine della cronaca nazionale stanno riportando diversi incidenti sul lavoro mortali. Tragedie non più accettabili. Per questo vogliamo accogliere l’invito della Presidenza del Consiglio dei Ministri a ricordare nella giornata di domenica i nostri concittadini scomparsi tragicamente. Il lavoro è un diritto e abbiamo il dovere di garantire la sicurezza a tutti i lavoratori, in Italia così come all’estero, dove anche oggi tanti nostri connazionali hanno scelto di portare avanti il loro percorso professionale. Penso che sia necessario un grosso impegno da parte di tutti, istituzioni, datori di lavoro, forze dell’ordine, associazioni di categoria e dei lavoratori stessi, per mantenere alta l’attenzione su queste tematiche, rendere più agevole ogni intervento per favorire – chiude la Limardo – la sicurezza nei luoghi di lavoro e creare un sistema di controlli e verifiche efficace».

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