mercoledì,Aprile 24 2024

Comune di Pizzo e tributi, la commissione: «Troppa evasione. Si rischia un nuovo dissesto»

Antonio Reppucci, Giuseppe Di Martino e Antonio Corvo scrivono una allarmata lettera al responsabile dell’Ufficio tributi di Palazzo San Giorgio e ai vertici della Soget

Comune di Pizzo e tributi, la commissione: «Troppa evasione. Si rischia un nuovo dissesto»
Il Comune di Pizzo

«Come è noto è in corso di predisposizione il bilancio di previsione 2022, del quale il varo non sarà semplice né agevole, tenuto conto che tuttora la pandemia fa sentire i suoi effetti nefastamente penalizzanti sia per le imprese che per le famiglie. Certamente occorre disponibilità e sensibilità verso l’utenza per il momento difficile che stiamo vivendo ma, nel contempo, non si possono non strutturare misure ed iniziative per invogliare i cittadini ad adempiere al dovere civico del pagamento di tasse e tributi vari, per erogare servizi essenziali alla collettività amministrata, garantendo la par condicio tra i contribuenti, tenuto conto che l’evasione sottrae  risorse al Comune e finisce per danneggiare i cittadini che pagano regolarmente ma che non usufruiscono dei servizi ottimali». Lo scrivono i commissari a Palazzo San Giorgio, Antonio Reppucci, Giuseppe Di Martino e Antonio Corvo in una allarmata lettera indirizzata al responsabile dell’Ufficio tributi dell’ente e ai vertici della Soget Spa, società che gestisce il servizio di riscossione per conto del Comune. [Continua in basso]

Paura per un nuovo dissesto finanziario dell’ente

«Non è inutile rammentare – prosegue la missiva della terna commissariale – che l’erogazione idrica costa al Comune circa 1.400.000 euro l’anno ed i rifiuti 2.250.000 euro circa l’anno, costi come a tutti noto che devono integralmente far carico per legge ai contribuenti. Ciò premesso, nel richiamare sul puntuale rispetto degli adempimenti connessi alle entrate comunali, non si può non esprimere forte preoccupazione per l’andamento della riscossione volontaria dei tributi per l’idrico e per i rifiuti, sia per il 2020 che per il 2021, che registra rispettivamente circa il 24% e il 34%, con introiti che inevitabilmente potrebbero condurre ad un nuovo dissesto, in assenza di misure ed accorgimenti per far lievitare il livello delle entrate, fermo restando tolleranza, comprensione e sensibilità per le fasce del disagio e del bisogno».

Individuare abusivi e gli sconosciuti all’Erario comunale

Detto questo, la terna commissariale al Comune di Pizzo scrive che «oltre ad iniziative intese ad agevolare il miglioramento-innalzamento del tasso di riscossione», non occorre «assolutamente tralasciare la possibilità di attivazione di misure per contrastare, per l’idrico gli allacci abusivi, e più in generale, per i rifiuti e acqua far emergere situazioni e posizioni sconosciute all’Erario comunale, previa opportuna comparazione con utenze Enel, in modo da pervenire gradualmente alla regolarizzazione di eventuali posizioni sconosciute, recuperando anche, per quanto possibile, le somme dovute e non corrisposte». 

Antonio Reppucci, Giuseppe Di Martino e Antonio Corvo confidano, infine, nella «consueta collaborazione per pervenire ad un risultato che consenta al Comune di garantirsi le somme per fare fronte a due essenziali e fondamentali servizi, ancora più in un Comune a vocazione prettamente turistica e, nello stesso tempo, assicurare ai cittadini virtuosi che pagano regolarmente, servizi di piena soddisfazione, cosa – conclude la lettera della commissione – certamente non possibile se il tasso di evasione non rientra in limiti fisiologici».

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