Zambrone, l’opposizione risponde al sindaco: «Basta stare tra la gente per conoscere la realtà»
Continua la diatriba sulla carenza idrica. Il gruppo guidato da Epifanio reagisce alle dichiarazioni di L'andolina e dice: «Non saranno le vostre offese a fermare il nostro lavoro»

«Sapevamo che la risposta non sarebbe tardata ad arrivare ma speravamo almeno stavolta, che i consiglieri di maggioranza di cui abbiamo sincera stima umana, si potessero riservare l’ennesima pessima figura con i cittadini, risparmiando questi ultimi, di un ulteriore spregio alla loro infinita pazienza. Non è assolutamente vero che prendiamo di mira il sindaco. All’ultimo consiglio ci siamo rivolti ai consiglieri Ferraro e Giannini, proprio per avere un civile dibattito tra le parti. Ma il sindaco (come del resto è sua consuetudine fare) ha tolto loro la possibilità di intervenire, prendendo la parola. Un gesto poco garbato nei confronti di un gruppo che poi si dice unito. Forse paura di eventuali incapacità politiche che potrebbero venir fuori nei dibattiti?». Lo afferma in una nota “Rinascita per Zambrone”: continua così il botta e risposta tra maggioranza e opposizione sulla questione carenza idrica. [Continua in basso]
«Alcuni di voi – continua il gruppo di minoranza guidato da Mariella Epifanio – che hanno già avuto la fortuna di amministrare 5 anni, dovrebbero saperlo che gli elettori non vanno trattati da muti spettatori di una vicenda che oggi ha del grottesco a causa vostra e cadere quindi, nella strategia del sindaco: espone alla folla i suoi fedelissimi, dando l’idea di avere attorno a se un gruppo coeso alla sua figura e alla sua personale linea politica (Personale appunto!). Un gruppo è tale, per la forza e le capacità che ogni individuo porta all’insieme di cui fa parte. Con il rispetto di ognuno. Cogliamo l’occasione per invitarvi a prendere fattivamente parte ai consigli, così come è vostro diritto fare, intervenendo, senza aspettare il benestare del sindaco. Liberi. Autonomi. Così come ogni donna e ogni uomo deve essere! Avete dichiarato (o hanno dichiarato per voi), che le nostre affermazioni distano anni luce dalla verità, che parliamo di realtà fuorviante. Siete mai scesi per le strade a chiedere alla gente cosa potesse essere migliorato, cosa non andava, di cosa avevano bisogno? A parte quando siete andati a chiedere il voto, ovviamente. Perché è l’unico momento in cui i cittadini vi vedono nelle loro case, per le strade e nei campi. Ci vuole molto coraggio a presentarsi solo per esigere senza dare degna rappresentanza in consiglio!».
E ancora: «Dichiarate (o hanno dichiarato per voi) che è ordinaria amministrazione la carenza d’acqua su Daffinà, Daffinacello e una piccola parte di San Giovanni per più di 10 giorni consecutivi? Il disservizio con carenza idrica o afflusso diminuito, è un evento frequente soprattutto nelle frazioni. Nessuno ha parlato del capoluogo. Vi rendete conto che vi è stato chiesto di affermare il falso? Basterebbe stare in mezzo alla gente per avere contezza della realtà. O negate anche le volte in cui i cittadini vi chiamano sconfortati al telefono? E vi pare sia ammissibile lasciare una frazione per 4 mesi senza acqua potabile? Ci sarà, speriamo, un risarcimento danni o quantomeno, una proporzionata riduzione in bolletta, del servizio non goduto. Non sarà difficile al sindaco, vista la sua professione, trovare riferimenti normativi o sentenze che predispongono al risarcimento del danno subito. Eravate a conoscenza del fatto che, per la Corte di Giustizia dell’Unione Europea un terzo dei Comuni italiani senza fogne è calabrese, così come un quarto di quelli che non trattano le acque prima di scaricarle o hanno impianti non a norma è tra il Pollino e lo Stretto e tra questi vi è il comune di Zambrone? Ora lo sapete».
«Parlate di acredine o pregiudiziale ostilità nei confronti del sindaco – incalza l’opposizione -. Ci spiace sinceramente che siate spinti ad affermare simili cose. Il rispetto umano e civile che abbiamo per Corrado L’Andolina come per chiunque di voi, non ha nulla a che fare con questo tipo di atteggiamento che disconosciamo. Ma è la verità. Voi dite, fate e sottoscrivete, tutto quello che vi viene indicato di dire, fare e sottoscrivere, dal sindaco. La politica per noi è cosa alta e onorevole e la posizione presa nel rispetto degli zambronesi, ci porta a non condividere le vostre azioni amministrative come anche i vostri pesanti silenzi. E’ il nostro ruolo. E’ così che si fa politica. Noi non temiamo i confronti perché ci permettono di mettere in luce i veri disagi del territorio, gli errori e ci consente di esporre la verità dei fatti senza essere accusati di dire falsità. Ecco perché vi siete rifiutati alla diretta dei consigli. Secondo il sindaco saremmo distratti alle dinamiche amministrative. Beh, quello di screditarci agli occhi degli elettori, era il solo mezzo che questa amministrazione aveva contro di noi per raccogliere qualche consenso in più. Un modo per continuare a dare di noi l’immagine di persone incapaci a seguire certe dinamiche, e sviare l’attenzione dalle problematiche presenti sul territorio e nella sua gestione politica da parte del sindaco».
E ancora il tema della carenza idrica: «L’acqua a Zambrone non è mai mancata, ed anche i numeri delle presenze turistiche rapportati ai disagi idrici, sottolineano che il problema è nelle gestione. Per quanto riguarda i tre pozzi, si sarebbero potuti realizzare in largo anticipo, già nella passata amministrazione. Era questo che puntualizzavamo nel nostro comunicato stampa. Un percorso lento, che paghiamo solo noi da cittadini. I progetti importanti si realizzano il prima possibile, su necessità della popolazione. Non si lasciano a fine mandato per giocare sui voti. Giocare con le parole e la presunzione di saperle usare, è sinonimo di un atteggiamento egoistico, fine ad un piacere personale di mostrarsi superiore a chiunque. Abbiamo bisogno di donne e uomini umili! In un incontro pubblico, sul tema idrico e debiti, è stato lo stesso sindaco ad affermare che c’è la necessità di dire la verità e dirla non significa dover offendere nessuno. E ancora: “La Sorical deve andare via, deve scomparire da Zambrone”. Che fosse il sindaco prevenuto con la Sorical? Un sindaco ce lo dovrebbe insegnare: in politica, per ottenere delle soluzioni, non bisogna essere prevenuti su molte cose ma, studiare bene le possibilità per garantire ai cittadini il miglior riscontro possibile in termini di servizi.” Proposte ne abbiamo fatte, a mezzo stampa o con interrogazioni a mezzo pec. Le prime mai calcolate, le seconde negate».
«Se il comune di Zambrone è in buone mani, non potete dirlo voi cari colleghi ma , gli elettori che vi hanno dato fiducia e vi hanno consentito di battervi per i loro diritti e per mantenere decorosa la gestione amministrativa di questo comune. Non si vince allo scrutinio ma, alla fine del mandato, per quello che sarete stati capaci di dare alla nostra terra e alla nostra gente. Una celebre frase di William Shekspeare diceva: “Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo.” Allo stesso modo vi diciamo – concludono -: chiamateci opposizione o minoranza, scegliete voi. Comunque voi vorrete definirci, non cambierà il nostro impegno politico per la nostra gente e il nostro territorio, e se servirà attraversare mari in tempesta per questo, lo faremo nel nome dell’onestà che ci guida. Non saranno le vostre offese a fermare il nostro lavoro».
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