giovedì,Maggio 2 2024

Comune di Vibo e indennità, il M5S: «Lasciare una somma mensile al Fondo solidarietà»

L’ex consigliere del Movimento Cinque Stelle Luisa Santoro si appella ai rappresentanti di maggioranza e minoranza a Palazzo Luigi Razza. Grazie al suo contributo è stato possibile il recente acquisto da parte dell’amministrazione di nuovo arredo urbano

Comune di Vibo e indennità, il M5S: «Lasciare una somma mensile al Fondo solidarietà»
Un seduta di consiglio comunale

«Ma perché i nostri consiglieri comunali, rinunciando anche a soli 100 euro mensili dei propri gettoni di presenza non si impegnano sin da subito ad alimentare quello stesso Fondo di solidarietà che già nel 2019 venne istituito nel corso di un consiglio comunale da questa amministrazione?» La domanda la pone ai rappresentati di maggioranza e minoranza del Comune di Vibo Valentia, l’ex consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Luisa Santoro. Grazie a quest’ultima, infatti, l’amministrazione comunale del capoluogo ha potuto, nel fine settimana appena lasciato alle spalle, approvare l’affidamento diretto per la fornitura del nuovo arredo urbano alla ditta Baffa Costruzioni Srl, con sede a Cotronei. In merito, il via libera è formalmente arrivato con determina del dirigente del settore Lavori pubblici di Palazzo Luigi Razza Domenico Libero Scuglia, il quale nel documento licenziato non ha mancato di ricordare che è stato il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle (oggi composto da Domenico Santoro e Silvio Pisani, quest’ultimo subentrato proprio alla Santoro) a richiedere all’amministrazione in carica l’acquisto di arredo urbano consistente in nuovi vasi e nuove panchine da posizionarsi sul territorio comunale.

Ma il tutto è stato possibile grazie ai fondi lasciati in dote al Comune proprio dall’ex consigliere comunale pentastellato Luisa Santoro, la quale ha rinunciato all’indennità di consigliere (che si cumula con la partecipazione alle sedute del consiglio comunale e delle commissioni consiliari) preferendo, prima di dimettersi dall’incarico, dare indirizzo ai vertici di Palazzo Luigi Razza affinché acquistassero, appunto, vasi e panchine. Queste ultime dovrebbero essere sistemate presso le più importanti fermate degli autobus: «Obiettivamente – commenta l’interessata – le persone sedute sui marciapiedi, specie gli anziani, non si possono veramente tollerare». [Continua in basso]

«La solidarietà politica a favore della collettività si può ancora fare»

«Apprendo con orgoglio e quasi inaspettatamente – commenta oggi, visibilmente soddisfatta, l’interessata – che i fondi a cui ho rinunciato in qualità di consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, vengono finalmente utilizzati per l’acquisto di panchine da sistemare presso le più importanti fermate degli autobus, da parte dell’amministrazione comunale. Sento di ringraziare non solo l’amministrazione che ha inteso utilizzare tali fondi secondo le indicazioni da me date a suo tempo, ma soprattutto il mio successore Silvio Pisani che si è costantemente impegnato con gli uffici preposti, affinché – sottolinea Luisa Santoro – ciò si concretizzasse. Devo, con molto piacere, constatare che la solidarietà politica a favore della collettività ed il bene cittadino si può ancora fare».

A giudizio dell’ex consigliere comunale, lasciare 100 euro per il Fondo solidarietà «potrebbe essere utile per l’acquisto di arredi urbani, panchine, fioriere, tettoie per l’attesa dei bus e di quanto altro ancora la città di volta in volta possa aver bisogno, ma che spesso, per mancanza di fondi o lungaggini burocratiche, l’amministrazione purtroppo non riesce sempre tempestivamente a fare. Più di tremila euro al mese, che in un anno potrebbero diventare oltre trentamila e che davvero cambierebbero il volto alla città e, forse, potrebbero rivalutare il ruolo della politica tra l’opinione pubblica. Ma è una pratica, così come quella delle restituzioni a livello nazionale, che in realtà e, purtroppo finora – questa l’amara conclusione dell’ex consigliere comunale – solo noi del Movimento Cinque Stelle siamo riusciti a realizzare».

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