venerdì,Aprile 26 2024

Prefettura di Vibo «assente», i consiglieri di tre Comuni: «Viola i diritti delle minoranze, non siamo in una monarchia»

Le opposizioni consiliari di Rombiolo, Zaccanopoli e Filandari denunciano pubblicamente il modus operandi dell'Ufficio territoriale di governo e i suoi silenzi

Prefettura di Vibo «assente», i consiglieri di tre Comuni: «Viola i diritti delle minoranze, non siamo in una monarchia»

All’unisono denunciano che le istanze delle minoranze nei rispettivi Comuni rimangono «inascoltate». Eppure la Prefettura è l’ente che «dovrebbe garantire il rispetto delle regole all’interno degli enti locali». Così i consiglieri di opposizione dei Comuni di Rombiolo, Filandari e Zaccanopoli uniscono le forze, dopo numerosi appelli in solitaria, per puntare l’indice contro l’operato dell’Ufficio territoriale di governo (in questi giorni al centro di un’ispezione ministeriale) che giudicano «assente». Portano dunque in evidenza «il silenzio totale della Prefettura alle loro richieste o, addirittura, la ratifica delle dichiarazioni delle rispettive maggioranze, senza nessuna reale istruttoria procedimentale delle istanze». [Continua in basso]

La Prefettura e Roberta Lulli, prefetto di Vibo

«In democrazia – affermano tutti i consiglieri comunali firmatari del documento – tutti hanno gli stessi diritti. Questo modus operandi dell’Ufficio territoriale di governo viola platealmente i diritti delle opposizioni. Siano esse segnalazioni o chiarimenti, la Prefettura è il primo organo di controllo sugli enti locali. Ciò detto, si invoca a gran voce il rispetto della normativa da parte della Prefettura che, in alcuni, casi è desaparecidos lasciando pochi a lottare contro i mulini a vento. Questo atteggiamento causa nelle amministrazioni una devianza, da ruolo di maggioranza a monarchia. Poiché la mancanza di rispetto alle istanze delle opposizioni crea la convinzione di poter agire senza ascoltare nessuno». I consiglieri comunali di minoranza di Zaccanopoli, Rombiolo e Filandari lanciano quindi quello che definiscono un «grido di esistenza: l’opposizione, la minoranza esiste e la Prefettura di Vibo ha il compito istituzionale di tutelare il loro ruolo, spesso calpestato. Oggi chiediamo in coro che il prefetto e gli uffici preposti, siano più presenti ed attenti nelle richieste e nelle difficoltà delle opposizioni comunali».

Ricordiamo che da lunedì è in corso alla Prefettura di Vibo Valentia un’ispezione ministeriale disposta dal Viminale con l’invio di ben cinque ispettori. Ricordiamo anche che il prefetto Roberta Lulli, ancora in città, è stata trasferita dal Consiglio dei ministeri al Dipartimento centrale dei vigili del fuoco con sede a Roma. Contro la sua gestione e il mancato invio di Commissioni di accesso agli atti al Comune di Tropea ed alla Provincia di Vibo si è scagliato anche, a più riprese, il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra.

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