martedì,Aprile 16 2024

Regionali, l’ipotesi Mangialavori presidente e gli aspiranti consiglieri – Video

Nel centrodestra si prospettano diversi scenari. Molto dipenderà dalla eventuale candidatura a governatore del senatore di Forza Italia

Regionali, l’ipotesi Mangialavori presidente e gli aspiranti consiglieri – Video

Si aprono nuovi scenari nel centrodestra vibonese in vista delle elezioni regionali. L’ipotesi che vede Giuseppe Mangialavori alla testa dell’intera coalizione porta a prefigurare diverse opzioni anche in ottica di candidature al consiglio regionale. Al momento l’unica certezza – per quanto il termine possa essere attendibile in politica – è rappresentata dalla presenza nell’imminente competizione di Vito Pitaro. L’avvocato vibonese sta lavorando da ormai un anno al suo progetto, deciso a prendersi la scena dopo avere fatto la fortuna elettorale di ex amici e compagni di partito, all’epoca era il Pd, come Bruno Censore e Michele Mirabello. Pitaro sta continuando ad intessere rapporti anche oltre i confini provinciali, penetrando nelle terre lontane del Crotonese e del Catanzarese con lo scopo di ben figurare in tutto il collegio. Dalla sua, rispetto agli sfidanti, ha certamente la tempistica, grazie ad un progetto nato da mesi e con obiettivi ben chiari.

Però potrebbe non essere l’unico tra coloro che possono ambire realmente ad uno scranno a Palazzo Campanella. L’eventuale presidenza di Mangialavori avrebbe come conseguenza la necessità, per Forza Italia, di mettere in lista un uomo di partito cui il candidato governatore farebbe da traino. Ed ecco che si materializza – come più volte paventato in passato – la figura di Francesco Pascale, già presidente del consiglio comunale di Vibo oltre che capostruttura proprio di Mangialavori ai tempi del consiglio regionale. Un fedelissimo del senatore che in campo ci scenderebbe non certo per fare la comparsa.

Ma c’è anche una terza via, molto più che verosimile nell’ottica di un candidato presidente che non sia il medico vibonese. Ed è quella che porterebbe Forza Italia a schierare un nome, per così dire, di servizio, che permetterebbe ai rastrellatori di voti azzurri di dirottare il consenso proprio su Pitaro, il quale prenderebbe posto in una lista del presidente. A questo punto è solo questione di giorni – probabilmente dopo le elezioni umbre di fine ottobre – per capire quale degli scenari prenderà corpo.

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