A Vibo lampioni pericolanti a causa delle luminarie, insorge l’opposizione: «Scandalosa gestione del cantiere. Ora si aspetta che cadano in testa a qualcuno?»
I consiglieri di minoranza intervengono dopo che l'assessore Monteleone ha dichiarato a Il Vibonese che la ditta non era stata autorizzata a installare le decorazioni natalizie in Piazza Municipio: «E chi li ha fatti entrare?»
«Non sarebbe il caso di procedere a una immediata rimozione delle luminarie? O stiamo aspettando che crollino addosso a qualcuno? Anche noi desideriamo il “Natale più luminoso di sempre”, ma gradiremmo che sia anche il più sicuro di tutti». È la reazione, compatta, dei consiglieri di opposizione al Comune di Vibo Valentia, dopo il caso dei lampioni di Piazza Municipio incurvati dopo l’installazione delle luminarie natalizie.
A destare scalpore, le parole rilasciate a Il Vibonese dall’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Monteleone. «Non abbiamo autorizzato nulla, l’impresa ha fatto di testa sua», ha detto, aggiungendo poi che non vale la pena di rimuovere le luminarie, in quanto quando verranno tolte «i lampioni torneranno al loro posto». I lampioni in questione si trovano In Piazza Municipio, oggetto di lavori di riqualificazione.
Grande l’indignazione dei gruppi di minoranza in Consiglio comunale, che ripercorrono i giorni in cui le luminarie – dei cerchi led – sono state installate. «Era l’8 novembre quando sul sito istituzionale del comune di Vibo Valentia compariva la prima foto con i cerchi luminosi accesi “Il Natale più vibonese di sempre… sta arrivando”. Tutti i consiglieri di maggioranza ed assessori condividevano il post, fieri di cotanta bellezza e splendore. Gli stessi, il giorno delle installazioni nel cantiere dei lavori di Piazza Martiri d’Ungheria, ammiravano i cerchi luminosi. Il lavoro non è durato poche ore, anzi per diversi giorni l’azienda ha lavorato, consegnando alla città i famosi cerchi. Appare inverosimile che una ditta non autorizzata possa stazionare in un cantiere peraltro centralissimo senza alcuna autorizzazione. È questo il livello di controllo dei cantieri in città in generale?»
I cerchi peraltro sarebbero roba già vista, sottolinea l’opposizione: «A installazione avvenuta, già dopo poche ore venivamo a sapere, che l’azienda installatrice ci aveva “rifilato” dei cerchi che a Cosenza erano apparsi ben 13 anni fa. Passi anche questo, ma di certo non possiamo non renderci conto che questa maggioranza, sta amministrando come se fosse a casa propria ed alla rinfusa».
L’attacco si sposta quindi nei confronti del consigliere con delega agli Spettacoli Francesco Colelli che, nei giorni dell’installazione «fiero del lavoro che stavano facendo, era all’interno del cantiere a dirigere i lavori, eppure all’esterno della recinzione c’è tanta di cartellonistica che vieta “l’ingresso ai non autorizzati” e lui da chi era stato autorizzato se l’assessore Monteleone non ne sapeva nulla? Chi aveva aperto il cancello e fatto entrare l’impresa installatrice?», si chiedono i consiglieri di minoranza.
E ancora: «Tutti ci siamo chiesti che ci facevano delle luminarie in un cantiere, ma mai avremmo pensato che le stesse fossero state installate abusivamente. Così pare per dichiarato oggi dall’assessore ai Lavori pubblici: “Non abbiamo autorizzato nulla, l’impresa delle luminarie ha fatto di testa sua”». L’opposizione fa riferimento alle dichiarazioni di Monteleone a Il Vibonese, definite «imbarazzanti»: «Ma soprattutto non si rende conto che la Cooper Poro (l’impresa che sta svolgendo i lavori di riqualificazione della piazza, ndr) ha comunicato che a seguito dell’installazione delle luminarie i lampioni che delimitano la strada che taglia la piazza si sarebbero curvati e risultano essere pericolosi per i cittadini, già pericolosi per i passanti. E quindi non sarebbe il caso di procedere ad una immediata rimozione? O stiamo aspettando che crollino addosso a qualcuno?»
I consiglieri quindi auspicano un «Natale sicuro», «senza aver paura di attraversare questo tratto di strada e trovarci addosso un cerchio o un lampione o ancora peggio sapere che le luminarie siano state collegate ad un ramo della pubblica illuminazione nemmeno collaudata.Accendiamo pure tutte le luminarie di questo mondo, godiamoci pure il Natale più vibonese di sempre, ma facciamolo rispettando le leggi e soprattutto rispettando le normative minime sulla sicurezza. È una questione – concludono – di pubblica sicurezza e di rispetto della normativa vigente… non di luminosità».