domenica,Luglio 6 2025

Sanità Vibo, l’allarme di Marasco: «Rinnovare i contratti al personale Covid o i reparti resteranno vuoti»

I sanitari assunti per fronteggiare la pandemia rischiano di restare a casa dopo il 31 marzo, con la fine dello stato di emergenza. Il sindaco di Nicotera e infermiere dello Jazzolino: «L’Asp di Vibo rischia il tracollo»

Sanità Vibo, l’allarme di Marasco: «Rinnovare i contratti al personale Covid o i reparti resteranno vuoti»
Il sindaco Marasco

«I servizi sanitari dell’Asp di Vibo Valentia rischiano il tracollo». È l’allarme lanciato da Giuseppe Marasco, sindaco di Nicotera e dipendente della stessa azienda sanitaria provinciale in quanto infermiere nel reparto di Malattie infettive dello Jazzolino. La situazione cui fa riferimento, in particolare, Marasco è il concreto rischio che non siano rinnovati i contratti di centinaia di operatori sanitari reclutati per far fronte all’emergenza Covid. Contratti che scadranno tra poco più di venti giorni, il 31 marzo, in concomitanza con la fine dello stato di emergenza. Si tratta di medici, infermieri, oss, tecnici di laboratorio, operatori 118. «Parliamo di 1200 figure in tutta la regione, circa 200 per quanto riguarda l’Asp di Vibo». [Continua in basso]

«Da due anni li sentiamo giustamente definire angeli, salvatori e quant’altro, ma adesso queste persone rischiano di perdere il posto di lavoro e la dignità», dice Marasco che lancia un appello ai vertici dell’azienda sanitaria di Vibo e alla Regione Calabria. «La Regione Sicilia ha per esempio una proroga e in altre regioni la discussione è all’ordine del giorno. La Calabria non può non restare indietro, per il semplice fatto che non solo i numeri ci dicono che l’emergenza sanitaria non è affatto finita ma anche in considerazione del fatto che senza questo personale sono a rischio interi reparti e presidi con inevitabili ricadute anche sul piano dell’offerta sanitaria ai cittadini». Con i numerosi pensionamenti intercorsi, infatti, spiega Marasco, «si siano creati dei vuoti negli organici delle aziende sanitarie». Da qui la proposta: «Il personale mancante potrebbe essere pescato proprio tra coloro i quali sono stati assunti con i contratti Covid, che hanno maturato in questi due anni un’ottima esperienza professionale sul campo e anche i requisiti per una stabilizzazione».

«Invito – conclude – il commissario Asp Giuliano e il presidente della Regione Occhiuto a prendere a cuore tale situazione prima di perdere queste energie in un territorio provinciale che di energie umane e professionali ne ha sicuramente già perse fin troppe».

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