giovedì,Ottobre 10 2024

Pronto soccorso del Vibonese in ginocchio: l’Asp recluta medici per impedire la paralisi

L’Azienda sanitaria provinciale pubblica un Avviso urgente per assumere a tempo determinato. A fine aprile la proroga del lavoro straordinario, mentre i sindacati sono pronti a dichiarare lo stato di agitazione del personale

Pronto soccorso del Vibonese in ginocchio: l’Asp recluta medici per impedire la paralisi
L'ingresso del Pronto soccorso dell'ospedale di Vibo

Situazione più che preoccupante al Dipartimento di emergenza-urgenza (che comprende anche il servizio di 118 e la Rianimazione) dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia per via della oramai gravissima – quanto tristemente nota – carenza di personale medico-sanitario: parliamo ancora una volta dei Pronto soccorso degli ospedali civili di Vibo Valentia, Tropea e Serra San Bruno, all’interno dei quali i medici attualmente in servizio sono ridotti davvero al lumicino e, dunque, sottoposti a turni di lavoro a dir poco massacranti. E il serio rischio – come più volte denunciato dallo stesso management di Palazzo ex Inam – è quello della possibile paralisi dei reparti, ossia che la carenza di organico possa determinare «l’impossibilità di assicurare la regolare turnistica e l’erogazione dei servizi al fine di garantire i Livelli essenziali di assistenza». Motivo per il quale, «a cagione dell’impellente necessità di personale medico presso il Dipartimento di emergenza-urgenza dell’azienda sanitaria», nella giornata di ieri è stato reso noto dall’Azienda sanitaria un Avviso pubblico urgente (autorizzato e firmato dal commissario straordinario Giuseppe Giuliano) per il reclutare dieci medici, a tempo determinato, per sei mesi, abilitati all’esercizio della professione, da utilizzare presso il Suem 118 dell’Azienda sanitaria vibonese.

«I medici interessati – è scritto nel bando pubblico – potranno inoltrare istanza, entro e non oltre le ore 12 il prossimo 31 maggio, alla Struttura complessa sviluppo e gestione del personale e formazione – sezione medicina convenzionata – Asp di Vibo Valentia». Per la stesura della graduatoria saranno seguiti i criteri previsti dall’Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di Medicina generale. [Continua in basso]

A fine aprile l’ulteriore proroga del lavoro straordinario

Va ricordato che poco tempo fa, esattamente a fine aprile, proprio in virtù del perdurare della mancanza di organico, ai dirigenti medici del Dipartimento di emergenza-urgenza sono state prorogate fino al 30 giugno prossimo le prestazioni aggiuntive. Un copione già visto, dato che non è la prima volta. Per l’Emergenza-urgenza, il lavoro straordinario è stato autorizzato originariamente a marzo del 2020, quando esplose l’emergenza Covid. Da lì una proroga dietro l’altra, fino all’ultima concessa a inizio anno e sino alla fine dello stato di emergenza Covid, il 31 marzo scorso.  

L’allarme delle parti sociali e quelle richiesta rimaste inascoltate

Mentre nella giornata di ieri i segretari provinciali di categoria Luciano Contartese (Fp-Cgil), Antonino D’Aloi (Cisl-Fp), Domenico Pafumi (Uil-Fpl), Giuseppe Gliozzi (Nursing-Up), Amerigo Colaci (Fials), Domenico Soldano (Fsi), Domenico La Bella (Nursind) – tenuto conto del fatto che «lo stato attuale del sistema sanitario locale, già in crisi da diversi anni, continua a rimanere tale e quale a prima» e, dunque, «dall’attuale dirigenza dell’Asp nessun passo in avanti è stato intrapreso» – hanno diffuso un durissimo documento in cui i sindacalisti si sono detti pronti a dichiarare lo stato di agitazione del personale sanitario e tecnico del Vibonese, qualora da parte dei vertici dell’Azienda sanitaria provinciale non siano fatti dei passi in avanti concreti nei confronti delle loro richieste:  «Riapertura dei reparti ospedalieri – è stato annotato nel testo del documento – ambulatori, tempi delle liste di attesa troppo lunghi, assistenza domiciliare integrata, garanzie sui livelli di assistenza sanitaria, assunzione di nuovo personale, e soprattutto una spesa che non deve ridurre il diritto alla salute dei cittadini: nelle ultime settimane, complici anche i gravi casi di violenza all’interno dello Jazzolino, – hanno ricordato poi i segretari di categoria – come categorie sindacali, unitariamente, avevamo chiesto un incontro con la dirigenza dell’Asp vibonese per discutere circa le tante criticità della sanità locale, ma soprattutto per avanzare delle proposte e delle soluzioni significative».

Anzi, proprio in uno degli ultimi incontri con il commissario straordinario, i segretari di categoria hanno ricordato infine di avere «avanzato proposte mirate, anche di carattere riorganizzativo, per mettere in sicurezza il personale sanitario. Proposte organizzative, discusse e valutate proprio con lo stesso personale che quotidianamente varca la soglia dell’ospedale del capoluogo, e che ogni giorno deve affrontare una miriade di difficoltà di ogni genere».

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