venerdì,Marzo 29 2024

Ospedale di Serra, il comitato “San Bruno” scrive ai vertici della Sanità calabrese

La difesa del nosocomio montano passa attraverso la richiesta di modifica dell'Atto aziendale

Ospedale di Serra, il comitato “San Bruno” scrive ai vertici della Sanità calabrese
L'ospedale di Serra San Bruno

Il comitato civico “San Bruno”, a difesa del nosocomio di Serra San Bruno (Ospedale di zona disagiata), si rivolge al commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuseppe Giuliano, al commissario ad Acta per la Sanità, Roberto Occhiuto e alla dirigente del dipartimento Salute della Regione, Maria Pompea Bernardi. “Tenuto conto di quanto previsto per il nosocomio di Serra nell’atto aziendale e, soprattutto, tenuto conto di quanto indicato al paragrafo relativo alle “Linee guida per l’adozione degli Atti Aziendali” emanate dal Commissario ad Acta per il piano di rientro della Regione Calabria le quali stabiliscono che la “rete ospedaliera, emergenza-urgenza” è definita in coerenza con i documenti di programmazione regionale Dca 64/2016 e smi e il Dm 70/2015, considerato che l’atto aziendale di cui in oggetto non risulta essere in linea con quanto previsto per gli ospedali di zona disagiata anzi ne prevede un brusco ridimensionamento a favore di nuovi reparti e nuove strutture che, una volta realizzato il nuovo ospedale di Vibo Valentia, saranno e verranno irrimediabilmente chiusi causando un nuovo depauperamento o meglio la chiusura dell’ospedale di Serra San Bruno, – il comitato – chiede che, relativamente al presidio ospedaliero di Serra San Bruno, l’atto aziendale venga modificato”. [Continua in basso]

Sempre in relazione all’Atto aziendale, il comitato chiede che siano mantenute “inalterate le previsioni del Dca 64/2016 per “Ospedale San Bruno – Ospedale di zona disagiata” e cioè: Area chirurgica con cinque posti letto in Day Surgery o eventualmente in Week Surgery con possibilità di appoggio nei letti di medicina; struttura semplice; area Emergenza-Urgenza: Pronto soccorso; struttura semplice; area Medica: medicina generale con diciotto posti letto in degenza ordinaria e due posti letto in Day hospital; emodialisi con nove posti letto; area medicina diagnostica e servizi: radiologia; anestesia; laboratorio analisi; Post acuzie: recupero e riabilitazione con venti posti letto; lungodegenza con venti posti letto; farmacia ospedaliera; direzione medica P.O”. Il comitato “San Bruno” chiede, altresì, “che venga aggiunto, sempre perché previsto per gli ospedali di “zona disagiata”, un ambulatorio di Oncologia funzionalmente integrato con lo Spoke di riferimento e, soprattutto, che venga prevista un’utilizzazione adeguata delle sale operatorie presenti nel nosocomio di Serra San Bruno, per così come auspicato nella riunione tenutasi lo scorso 16 dicembre dal dirigente del dipartimento Salute della Regione Calabria”. Il comitato ribadisce di non essere contrario a prescindere all’Atto Aziendale di cui in oggetto, ma pretende che prima “si realizzi quanto previsto nel più volte citato Dca 64/2016 per l’ospedale di Serra San Bruno, Ospedale di “zona disagiata” e, solo dopo, si dia il via alla previsione di nuovi reparti e nuove strutture che, per inciso, per gli ospedali di zona disagiata non sono contemplati né dal Dm 70/2015 né dal Dca 64/2016″. In conclusione: “Il comitato si rivolge con spirito collaborativo, costruttivo e propositivo e non chiede sogni irrealizzabili o pretende cose fantascientifiche, chiede soltanto che venga realizzato quanto previsto dalla legge nazionale e, soprattutto, dalle norme emanate dalla stessa Regione Calabria per gli ospedali di “zona disagiata” e, quindi, per l’ospedale di Serra San Bruno”.

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