La Fp Cgil diffida i commissari dell’Asp di Vibo: «Revocate la delibera per la ricerca di due dirigenti, non si può fare»
Luciano Contartese e Franco Grillo paventano un danno erariale e firmano una lettera aperta per rimarcare quella che a loro parere rappresenta una illegittima procedura di mobilità interregionale

Occhio, che si rischia un danno erariale perché quei due posti da dirigenti non possono essere ricoperti. Questo, in estrema sintesi, il senso della lettera aperta che i vertici provinciali e regionali di Fp Cigl Area vasta Cz-Kr-VV, Luciano Contartese e Franco Grillo, hanno inviato ai commissari dell’Asp di Vibo Valentia, contestando la delibera 234 del 9 giugno scorso, con cui l’Azienda sanitaria ha emanato un “avviso di mobilità volontaria Regionale ed Interregionale per la copertura di n. 2 posti di Dirigente delle Professioni Sanitarie”. «Si ribadisce – scrivono i sindacalisti -, per l’ennesima volta (argomento già affrontato e discusso con il commissario straordinario Giuseppe Giuliano), che con delibera n. 359 del 28/06/2018 è stata già attivata la procedura di mobilità regionale e interregionale e che tale iter si è concluso con la non ammissione di n. 2 candidati per mancanza dei requisiti previsti dal bando (delibera n. 5/C del 22/01/2019 e determina n. 615 de 25/09/2019). Si evidenzia, inoltre, che i suddetti posti di Dirigenti delle Professioni Sanitarie precedentemente autorizzati dal DCA n. 150/2022 non sono più validi poiché il successivo DCA n. 102/2024 ha dichiarato decaduti i precedenti piani assunzionali compreso quelli di cui al predetto DCA (150/2022)».
E ancora: «Si evidenzia, altresì, che a seguito della pubblicazione del DCA n. 54/2023 sono state emanate le linee guida sugli atti aziendali. Tali linee guida limitatamente alle professioni sanitarie prevedono l’istituzione non più del Dirigente unico delle Professioni Sanitarie ma l’istituzione di 5 Dirigenti ovvero l’istituzione di N. 4 posti di Dirigenti delle professioni sanitarie (uno per ogni area professionale) e di n.1 Dirigente per il servizio sociale professionale così come indicato dalla legge n. 251/2000, in posizione di staff con la Direzione Sanitaria Aziendale e precisamente». Da qui la richiesta ai commissari che guidano l’Asp: «Essendo in itinere la discussione del nuovo atto aziendale chiediamo ai Commissari Antimafia di soprassedere sulla decisione di coprire, almeno in questo frangente, i posti di Dirigente Unico delle Professioni Sanitarie poiché tali figure dovranno essere superate a breve con i suddetti cinque dirigenti di area professionale, revocando la delibera n. 234 del 9/06/2025 avente ad oggetto “Avviso di mobilità volontaria Regionale ed Interregionale per la copertura di n. 2 posti di Dirigente delle Professioni Sanitarie – Ammissione Candidati e Nomina Commissione Esaminatrice “. Tale delibera, a nostro avviso, è immotivata e, per quanto sopra, non è suffragata da presupposti di legittimità».
Infine, avvertono che se tale decisione non dovesse essere revocata, «è destinata a provocare uno scontato danno erariale ovvero un aggravio di spesa immotivato e ingiustificato per il bilancio aziendale perché costringerà l’ASP di Vibo Valentia a mantenere in organico figure professionali non più previste dal nuovo riassetto organizzativo e gestionale». «La presente – concludono – vale come richiesta di diffida e messa in mora dell’amministrazione dell’Azienda Sanitaria di Vibo preavvertendo sin d’ora che, in caso contrario, saremo costretti a segnalare tali circostanze alle autorità preposte».