domenica,Maggio 5 2024

Tabacchini e Poste, servirà il Green Pass per entrare: una decisione che fa discutere

Il Governo Draghi vara nuove misure con la finalità di contenere la diffusione del Covid ma finisce per creare situazioni paradossali anche per il ritiro delle pensioni. Scattano le prime proteste. Possibile qualunque acquisto nei supermercati anche senza certificazione

Tabacchini e Poste, servirà il Green Pass per entrare: una decisione che fa discutere

Non sarà possibile andare in un ufficio postale a ritirare la pensione se non si ha il green pass. E’ quanto prevede il Dpcm firmato dal premier Mario Draghi che definisce l’elenco delle attività essenziali alle quali si potrà accedere dal 1 febbraio senza il certificato. E’ saltata dunque la norma inserita nella bozza con la quale erano considerate «esigenze essenziali e primarie» quelle “indifferibili e urgenti connesse alla riscossione, presso gli sportelli di Poste italiane Spa e degli istituti di credito abilitati, di pensioni o emolumenti comunque denominati non soggetti ad obbligo di accredito».

Green Pass anche per accedere ai tabacchini altra decisione che fa discutere. «I milioni di italiani che ogni giorno entrano in tabaccheria non lo fanno certo per acquistare sigarette ma per avvantaggiarsi dei tanti servizi che offriamo e che di certo non si possono erogare tramite distributore automatico». E’ quanto dichiara infatti il presidente della Federazione italiana tabaccai criticando la possibilità che le tabaccherie siano escluse dalla lista dei servizi essenziali nei quali si può accedere anche senza il green pass. Secondo Risso, i dati «se da una parte certificano un crollo vertiginoso delle vendite del tabacco, al tempo stesso testimoniano l’altissimo gradimento per i principali servizi offerti in rivendita: dalla stampa dei certificati anagrafici alle visure camerali, dal pagamento di bollettini ed F24 alle ricariche telefoniche, dai francobolli ai valori bollati. Per non parlare del ritiro e riconsegna pacchi, tra i più graditi in assoluto». E ancora: «biglietti per il trasporto locale e nazionale, Frecce Trenitalia comprese e, grazie al riconoscimento del nostro ruolo nell’infuriare della pandemia, mascherine chirurgiche ed Ffp2 a prezzo calmierato». Tutti prodotti e servizi, ribadisce Risso, che «di certo non si possono erogare tramite distributore automatico». [Continua in basso]

Supermercato senza Green pass e acquisto di qualunque merce

Nei supermercati chi è senza green pass può acquistare qualsiasi tipo di merce. Palazzo Chigi sta pubblicando le faq sul Dpcm firmato oggi da Draghi. Coloro che accedono agli esercizi commerciali senza il green pass previsti dall’allegato del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 21 gennaio 2022 possono acquistare ogni tipo di merce in essi venduta? Palazzo Chigi: «Sì, l’accesso ai predetti esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal citato decreto del presidente del Consiglio dei ministri». Spetterà ai titolari degli esercizi far osservare il rispetto delle prescrizioni «attraverso lo svolgimento di controlli anche a campione».

Attacca Francesco Lollobrigida (FdI), che definisce l’elenco delle attività stilato dal Governo «l’ennesima follia più consona a un regime che non a una democrazia». Critiche anche da sinistra: «leggere che serve il Green pass per ritirare la pensione – osserva il segretario nazionale di Si, Nicola Fratoianni – è assurdo, soprattutto dopo che hai introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50». Sulla stessa linea il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. «Mi auguro venga specificata meglio» questa norma, spiega, anche perché per l’anziano «riscuotere la pensione è quasi un rito».

Il Dpcm definisce come esigenze primarie che non necessitano di Green pass «solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale». Sì dunque ad alimentari, supermercati e discount, «escluso in ogni caso il consumo sul posto».
Salvaguardati dall’obbligo di Green pass (ingresso libero) anche i negozi di animali domestici e alimenti per animali in esercizi specializzati. Senza Green Pass si potrà poi continuare a rifornirsi da benzinai, nonché acquistare «combustibile per uso domestico e per riscaldamento», dal legname al pellet per le stufe ed entrate in farmacie e parafarmacie, ottici, negozi di articoli igienico-sanitari e di ortopedia.

Sempre garantito poi liberamente l’accesso alle strutture sanitarie, sociosanitarie e dai veterinari, «anche per gli accompagnatori». Il provvedimento considera inoltre le «esigenze di sicurezza». E quindi accesso libero agli uffici di polizia aperti al pubblico «allo scopo di assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, nonché quelle di prevenzione e repressione degli illeciti». Considerate poi le «esigenze di giustizia», accesso senza pass anche agli uffici giudiziari e agli uffici dei servizi sociosanitari, ma «esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunce da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona».

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