domenica,Maggio 5 2024

Vibo in festa per l’arrivo della reliquia di Sant’Antonio di Padova

Rientra nel cammino che sta coinvolgendo diversi pellegrini di tutta Italia. Il gruppo partito da Capo Milazzo raggiungerà la cittadina veneta

Vibo in festa per l’arrivo della reliquia di Sant’Antonio di Padova
La reliquia di Sant'Antonio a Vibo

Momenti di intensa spiritualità a Vibo Valentia in occasione dell’arrivo della reliquia di Sant’Antonio di Padova. I fedeli hanno avuto l’opportunità di venerare la reliquia del Santo, costituita dalla falange di un dito della mano, che sta attraversando tutta Italia. [Continua in basso]

Monsignor Varone con fra Melato

L’iniziativa rientra nel cammino di pellegrini, consacrati e laici, che – sotto la guida di un gruppo ristretto di camminatori che compirà l’intero percorso –  si  sono alternati e si alterneranno in una staffetta a cui chiunque può partecipare,  partita da Capo Milazzo il 30 giugno  che si concluderà a Padova,  presso la  Basilica del Santo, il prossimo 9 ottobre. Il Cammino 2022 –  pensato e realizzato nell’ambito del progetto “Antonio 20-22”, ideato per gli 800 anni dalla vocazione francescana di Antonio, dal suo arrivo in Italia e dal primo incontro con San Francesco –  rappresenta un evento senza precedenti che percorrerà un totale di 1800 chilometri, interamente a piedi, da Capo Milazzo, dove approdò  Antonio in seguito al naufragio della nave che lo stava conducendo in Marocco, e si snoderà lungo un itinerario che  ripercorre quello compiuto dal Santo per arrivare dapprima ad Assisi ove incontrò per la prima volta  San Francesco, successivamente a Forlì, dove avvenne la sua prima predicazione pubblica,  per giungere infine a Padova.

La reliquia è giunta in città proveniente da Mileto – accompagnata da fra Nico Melato, dal responsabile organizzativo del progetto Alberto Friso, da Daniela, Jorge, Giannino, Leonardo, Luca, Valerio, Davide –  ed è stata ospitata nel Duomo di San Leoluca e nella chiesa di Sant’Antonio, facente parte della parrocchia dello Spirito Santo-Santa Maria La Nova, per poi ripartire all’alba di lunedì. Durante i due giorni si sono svolte numerose iniziative che hanno consentito ad un gran numero di fedeli di vivere intensi momenti di spiritualità e preghiera attraverso le varie celebrazioni liturgiche che si sono susseguite, nelle quali sono state donate anche preziose testimonianze di vita e di fede da parte di alcuni dei pellegrini; particolarmente suggestiva è stata anche la veglia di preghiera e la successiva fiaccolata con cui, nella sera di sabato, la reliquia è stata trasferita dal Duomo presso la chiesa di Sant’Antonio, dove il culto del Santo è particolarmente sentito e dove i camminatori hanno trovato  ospitalità presso l’adiacente convento, ora adibito a luogo di accoglienza e gestito dal parroco monsignor Vincenzo Varone. Il responsabile del progetto ha ringraziato don Antonio Purita, don Maurizio Macrì e monsignor Varone per l’accoglienza e tutta la città di Vibo per l’affetto e la presenza di tante persone, con le quali i pellegrini hanno avuto un bellissimo scambio di fraternità, storie ed esperienze, in un arricchimento reciproco di conoscenza, umanità e fede che ha auspicato possa proseguire in futuro. La reliquia è poi ripartita alla volta di Pizzo, dove è stata ospitata presso la Chiesa di San Francesco.

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