venerdì,Aprile 19 2024

Commemorazione defunti, il ricordo dei migranti che riposano al cimitero di Bivona

Il pensiero della Pro loco di Vibo Marina Aps: «Delle mamme li piangeranno da qualche parte del mondo. E tanti cittadini qui, ogni anno, depongono un fiore anche per i loro figli»

Commemorazione defunti, il ricordo dei migranti che riposano al cimitero di Bivona
Le lapidi dei migranti a Bivona

Nel giorno della commemorazione dei defunti, la Pro loco di Vibo Marina Aps ricorda gli oltre trenta migranti morti qualche anno fa durante la traversata nel Mediterraneo e che oggi riposano nel cimitero di Bivona.
«Bivona, che da sempre volge lo sguardo sul mare, può essere ancora considerata – si legge in una nota -, in occasione del giorno della Commemorazione dei defunti, un luogo simbolico ove la comunità nel recente passato ha accolto nel suo piccolo cimitero tante giovani vittime “fratelli migranti venuti dal mare” nel disperato sogno di un futuro migliore. Giunte con le navi da soccorso al porto di Vibo Marina nel 2016 e 2017, più di trenta riposano ora a Bivona; sulle lapidi di alcuni sono riportati i loro nomi, mentre per altri sedici appare su una targhetta l’iscrizione “sconosciuti”. Delle mamme li piangeranno da qualche parte della terra. E tanti cittadini, ogni anno, qui a Bivona depongono un fiore anche per i loro figli». [Continua in basso]

«La comunità – scrivono ancora dalla Pro loco di Vibo Marina – si ritrova unita e partecipe con i suoi antichi valori nel giorno dedicato alla Commemorazione di tutti i defunti, un momento importante di cui far partecipi anche i bambini. Ogni cimitero merita pace e rispetto; può contribuire a far comprendere la storia di un paese e le tante vicende vissute nel tempo dai suoi cittadini, come guerre e malattie; suscitare sentimenti e riflessioni per guardare ad un mondo più vero e più giusto; contribuire a comprendere il bene dell’accoglienza e della solidarietà, del dialogo interculturale e dell’integrazione; temi presenti nei percorsi formativi delle nostre scuole ancor più se vivono nella realtà di un territorio costiero immerso nel Mediterraneo».

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