domenica,Aprile 28 2024

Vibo, il Comune dispone la demolizione di alcune edicole ormai chiuse

Ecco quante sono le attività che hanno chiuso e dove sono ubicati i manufatti

Vibo, il Comune dispone la demolizione di alcune edicole ormai chiuse

Segno di una crisi nel settore dell’editoria che va avanti da tempo ed è probabilmente destinata ad acuirsi. La chiusura delle edicole in Italia, infatti, non può che avere come ragione di fondo anche l’andamento negativo della vendita dei giornali in formato cartaceo. Secondo Sinagi, sindacato nazionale giornalai affiliato alla Cgil, negli ultimi 15 anni quasi la metà delle edicole che erano attive in Italia ha chiuso e di circa 42mila esercizi soltanto 26mila sopravvivono, molti di questi con grande fatica. Nel Vibonese le edicole che tentano la sopravvivenza sono sempre meno e, nella città capoluogo di provincia per tre chioschi storici situati in Piazza Martiri D’Ungheria, in zona Autostello e in via De Gasperi, il Comune ha disposto la demolizione a seguito della cessazione dell’attività avvenuta da un pò. A gennaio 2020 veniva comunicata la fine dell’attività dell’edicola in Piazza Martiri D’Ungheria, ubicata su suolo pubblico, da parte della titolare Anna D’Antino. Successivamente, Il Comune di Vibo Valentia, ad aprile del 2021 intimava la proprietaria (che nel frattempo era già divenuta ex titolare dell’attività e aveva provveduto a comunicarlo all’ente locale con atti ufficiali) alla rimozione della struttura e al ripristino dei luoghi entro 30 giorni una volta decorsi i quali avrebbe provveduto ad agire in danno nei confronti della titolare. [Continua in basso]

Nello stesso anno anche il chiosco di Raffaele Facciolo inoltrava comunicazione di cessazione di qualsiasi attività senza provvedere però alla rimozione della struttura e al ripristino dei luoghi. Infine, nel gennaio di quest’anno, anche per l’edicola in via De Gasperi definiva la fine dell’attività , con comunicazione inoltrata a Palazzo Luigi Razza dall’allora titolare Vincenzo Arcona. Considerato che – da quanto si apprende dall’albo pretorio del Comune – nessuno dei tre titolari ha ottemperato alla rimozione nei termini stabiliti, il Comune ha deciso di procedere alla rimozione d’ufficio delle opere eseguite in quanto ad oggi risultano senza titolo, anche per ripristinare il possesso della proprietà pubblica affidando il servizio alla ditta “Viraco Costruzioni Sas” per la somma complessiva di euro 9.882 euro. Nello specifico si procederà alla demolizione della platea di fondazione, alla risistemazione del piano viabile con calcestruzzo a basso dosaggio e al ripristino dello stato dei luoghi comprensivo di ogni onere e magistero necessari per consegnare il lavoro finito a regola d’arte.

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