mercoledì,Aprile 24 2024

Viabilità da incubo, nel Vibonese nasce il comitato “Strade sicure”

I promotori del sodalizio nel corso del primo incontro a San Calogero: «Senza strade il paese non ha futuro»

Viabilità da incubo, nel Vibonese nasce il comitato “Strade sicure”

Nasce il Comitato “Strade sicure”. Con una sala traboccante di gente, come non la si vedeva da tempo, la comunità di San Calogero ha risposto presente all’incontro promosso dal neo-comitato “Strade sicure”, che si propone l’obiettivo di contribuire al miglioramento delle pessime condizioni viarie nel Vibonese. Un pienone di gente, nell’occasione, sintomatico dell’esasperazione dei cittadini sul tema. Nel corso della serata si sono avvicendati diversi interventi, tutti improntati al ragionamento costruttivo e all’individuazione di soluzioni efficaci e percorribili. Ha aperto il dibattito l’imprenditore Michele Maccarone facendo una breve panoramica della situazione e un excursus dei lavori effettuati fino a oggi, chiedendo una risposta ferma e risoluta da parte delle autorità competenti. Ha preso poi la parola Marco Galati. «È necessario aprire un canale di comunicazione – ha esordito – con gli enti pubblici deputati alla risoluzione del problema, a cominciare dall’Amministrazione comunale fino alla Provincia di Vibo, dalla Regione Calabria al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La partita della viabilità –  ha continuato Galati – si vince o si perde tutt’assieme. Finora – ha aggiunto- per utilizzare una metafora calcistica, siamo stati come una squadra che ha giocato con una sola punta in attacco: la sola Amministrazione comunale. D’ora in avanti, come Comitato, vorremmo affiancarci ad essa per rafforzare l’attacco a due punte, essere più incisivi e vincere la sfida della viabilità. Senza strade il paese non ha futuro – ha concluso». [Continua in basso]

A seguire l’intervento dell’avvocato Nicola Brosio. Per l’ex primo cittadino «l’idea è di costituire un comitato che possa aiutare i nostri amministratori a destreggiarsi meglio nelle sedi sovraordinate, delegando a quest’ultime la gestione di un problema oramai non più affrontabile a livello locale. Ci sarà il tempo per battagliare politicamente con l’esecutivo attuale, oggi l’obiettivo non è quello. A chi cerca di buttarla in caciara denigrando chi organizza e si impegna – ha rimarcato –  occorre porgere la mano e invitarlo ad una tregua nell’interesse supremo di un paese ormai allo sbando». È stata la volta poi del capogruppo di minoranza in Consiglio comunale, Antonio Calabria, il quale ha fatto presente che sulla Provinciale 33, nel tratto di Rombiolo, sembrerebbe esserci una condotta sotterranea della Sorical all’origine della creazione delle copiose buche sul manto superficiale. «Sarebbe opportuno indagare su tale situazione – ha detto – e in aggiunta, programmare degli interventi di raccolta delle acque e, solo, successivamente pavimentare». Ha dato invece dei suggerimenti di carattere tecnico l’ingegnere ambientale Nicola Grillo, il quale ha esortato i presenti a individuare una soluzione alternativa all’attuale Provinciale 33 di Lirda, sul versante di Mileto. Per questo obiettivo si è detto pure disponibile a finanziare personalmente un progetto di massima. Molto interessanti sono stati poi gli interventi dei pensionati Francesco Zucco e Michele Barletta, quest’ultimo abitante di via Pirandello, area interessata dalla frana del fosso Scalone. Entrambi hanno ricordato l’importanza delle vie di comunicazione come antidoto allo spopolamento e alla desertificazione economica del paese. Il confronto si è poi concluso con la sottoscrizione dei componenti al nuovo comitato e l’annuncio di prossimi appuntamenti e iniziative.

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