martedì,Maggio 14 2024

A Pernocari successo per la Passione vivente: ottanta i figuranti impegnati – Foto

La sacra rappresentazione si è tenuta la sera di Sabato santo. Presente anche una croce fatta con il legno della barca naufragata a Cutro

A Pernocari successo per la Passione vivente: ottanta i figuranti impegnati – Foto

Si è tenuta sera di Sabato santo a Pernocari la sacra rappresentazione della Passione vivente, a cura dell’associazione “Don Cristoforo Mazza“. Una manifestazione tornata nella frazione rombiolese dopo uno stop durato sette anni e che ha visto impegnati circa 80 figuranti. «Dopo vari ostacoli ce l’abbiamo fatta – è il commento del presidente del sodalizio, Giuseppe Meligrana – Voglio ringraziare tutti i presenti che hanno preso parte come spettatori a una manifestazione da noi fortemente voluta e sentita. Ringrazio il parroco don Rocco Arena, l’amministrazione comunale, il comando dei vigili urbani, la proloco di Jonadi e il sindaco di Jonadi Fabio Signoretta per la collaborazione, la ditta Crudo Francecso, Silvestro Costanzo, l’agraria Mazzeo per il materiale concesso, il fabbro Carmelo Purita per la realizzazione delle croci, il falegname Sebastiano Contartese per la realizzazione della croce di Cutro. Un grande grazie va alla nostra costumista Sina Baldo. Il mio ringraziamento più grande va a tutti gli attori, figuranti che hanno preso parte alla sacra manifestazione, in particolare a Daniele Pata, il nostro Gesù, che alla sua prima esperienza recitativa ha dato il meglio di sé, stupendo tutti: a lui la mia più grande stima, per la persona meravigliosa che è. Un altro ringraziamento lo voglio fare a Lina Baldo che ha interpretato il ruolo di Maria, ruolo per molto pesante e significativo. Grazie Lina per aver fin da subito accettato questo ruolo dal nostro regista assegnato. Tu e noi sappiamo quanto sia stato difficile per te. Voglio concludere, al nostro regista Giuseppe Purita va il mio immenso grazie per essere riuscito a coordinare tutto perfettamente, perché si sa, gestire più di 80 persone non è facile. A lui le mie congratulazioni più grandi, pilastro molto importante per me e per la mia crescita. In cantiere ci sono altre novità riguardanti rappresentazioni sacre e teatrali». [Continua in basso]

Sulla serata di sabato si è espresso anche il regista che ha diretto la Passione vivente, Giuseppe Purita: «Questa manifestazione è stata fortemente voluta dall’associazione per riprendere il cammino spirituale della comunità dopo anni di pandemia che hanno fortemente limitato i rapporti umani; oggi più che mai si sente la necessità di vivere il bene comune, insito nella vocazione cristiana: da qui è nata la necessità come forza aggregante di ripercorre quello che avvenne migliaia di anni fa, e, quella sera lo abbiamo vissuto in prima persona ogni uno nel proprio intimo, nel proprio contesto familiare, e, soprattutto nel proprio silenzio, significativo di un vissuto proprio. L’opera sacra coinvolge giovani, famiglie, comunità, da qui nasce il dialogo, l’amicizia, il ricordo, elementi che contraddistinguono una comunità parrocchiale in cammino, una Chiesa aperta. Tutti, nel portare avanti la preparazione alla manifestazione, hanno dato la misura della condivisione, del crescere insieme, camminare verso la Chiesa unico riferimento della nostra esistenza, che oserei definire “la via maestra”. Ogni ruolo è stato pensato, preparato, con spirito creativo. Abbiamo avvertito il senso dell’assemblea cristiana, in forma educativa e di crescita comunitaria. Quest’anno non abbiamo voluto sottrarci al dramma che ha vissuto la Calabria per il disastro di Cutro, e abbiamo vissuto noi per tutte quelle vittime con la presenza della “croce di Cutro“ fatta con i legni della barca devastata a pochi metri dalla spiaggia, pensando, che a quei legni si aggrapparono quella notte bambini, uomini, donne in cerca di una vita dignitosa. Abbiamo voluto che la Croce simbolo di vita e di riflessione fosse presente nella nostra comunità, abbiamo pensato a loro, immaginando quei devastanti momenti, e tutti – nessuno escluso – abbiamo pregato per loro. Voglio ringraziare il presidente Giuseppe Meligrana, ragazzo dal cuore d’oro sempre disponibile con tutti e per tutto, che ha accolto con entusiasmo e impegno la mia proposta di realizzare la Sacra rappresentazione della Passione di Gesù», conclude Purita.

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