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La comunità di Favelloni in festa: il giovane Francesco Colaci diventa sacerdote

La cerimonia solenne si è tenuta nei giorni scorsi a Mileto ed è stata presieduta dal vescovo Nostro. Poi i il ritorno nella parrocchia che lo ha visto crescere

La comunità di Favelloni in festa: il giovane Francesco Colaci diventa sacerdote

Un cammino nella fede iniziato fin da giovanissimo, poi gli studi e tanta esperienza sul campo. Sempre al fianco della sua comunità che lo ha visto crescere fino a diventare un uomo di Chiesa, saldo punto di riferimento per il paese. A Favelloni, frazione di Cessaniti, l’emozione è stata tantissima in occasione della ordinazione presbiteriale di don Francesco Colaci. [Continua in basso]

Prima i giorni di preparazione, poi le preghiere comunitarie. Quindi l’appuntamento principale presso la basilica cattedrale dell’Assunta e San Nicola a Mileto, con imposizione delle mani e preghiera consacratoria del vescovo Attilio Nostro. Infine il ritorno nella parrocchia di San Filippo con la prima messa ufficiale. Una positiva pagina di storia della comunità di Favelloni che non ha fatto mancare il suo sostegno nelle diverse celebrazioni promosse. Un modo per esprimere vicinanza al nuovo presbitero, per festeggiare insieme un percorso che apre una nuova fase di vita. Presenti anche fedeli da Briatico, Cessaniti, Vena e dai vari centri del circondario. Don Francesco ha iniziato gli studi a Catanzaro tra il 2017/2018. Frequenta i corsi di licenza in Storia della Chiesa presso la Pontificia Università della Santa Croce in Roma e, contemporaneamente, la Scuola archivistica vaticana.

Le parole del sindaco Mazzeo

Cariche di orgoglio le parole del sindaco di Cessaniti, Francesco Mazzeo: «Ci sono voluti 45 anni per rivedere un sacerdote originario di Favelloni, l’ultimo è stato don Antonio Calafati che, tra l’altro sta anche andando in pensione, quindi è come se ci fosse una sorta di staffetta perché lascia il testimone al nostro don Francesco Colaci che porterà avanti, in maniera egregia, il nome di Favelloni e di tutto il Comune di Cessaniti».

La sua è stata una scelta piena di coraggio: «Diventare “sacerdote per sempre”, è un po’ anacronistico, fuori dai tempi, diciamo che è anche controcorrente. La decisione di un giovane, di dedicare la propria vita al sacerdozio, rappresenta un evento ormai sempre più raro, perché oggi i ragazzi vengono portati ad essere “distratti” dalla realtà, da un mondo che li spinge al materialismo più sfrenato e ad una vita virtuale anziché reale, dove i social network dettano i tempi e le modalità del nostro vivere quotidiano e sicuramente, questa quotidianità, è molto lontana dalla via intrapresa da Francesco che può diventare un esempio da imitare». Il primo cittadino non ha dubbi: «Sono dell’idea che don Francesco sia diventato parroco perché ha avuto dei punti di riferimento nella sua vita che hanno formato la sua coscienza e per questo sono sicuro – conclude- che farà molto bene durante la sua missione pastorale, perché ha certezze, perché ha sicurezze e perché ha le giuste esperienze».

L’abbraccio di don Andrea

Il parroco di Favelloni, don Andrea Campennì ha espresso grande gioia per l’ordinazione di don Francesco: «Ci ha fatto gustare, attraverso il suo sì, la carezza di Dio, a me e, a questa comunità.  Ma non dobbiamo dimenticarci di ringraziare prima di tutto Dio, autore del suo percorso vocazionale, i suoi genitori, questa comunità e tutte le persone che gli sono state vicine. È una gioia condivisa la nostra, e testimoniata da tante presenze, ma soprattutto dall’impegno di tanti che hanno contribuito a rendere più bella questi giorni di festa».

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