Tamponamento sull’A2, Lo Schiavo: «In quel tratto lavori infiniti, rimuovere i fattori di rischio»
Il consigliere regionale interviene dopo l'incidente di questa mattina tra gli svincoli di Sant'Onofrio e Pizzo: «Non è possibile che un’infrastruttura così importante possa essere soggetta a cantieri perenni»
«L’imponente tamponamento che si è verificato questa mattina lungo l’Autostrada A2 del Mediterraneo, che ha contano una decina di feriti e numerosi mezzi coinvolti, ripropone con evidente urgenza il tema della sicurezza lungo un tratto autostradale che presenta ancora troppi fattori di rischio». Lo afferma il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, in relazione al grave sinistro verificatosi questa mattina lungo l’autostrada nei pressi dello svincolo di Pizzo Calabro. [Continua in basso]
«Non è la prima volta – prosegue Lo Schiavo – che tra le uscite di Sant’Onofrio e Pizzo si verificano incidenti di una certa gravità e, anche questa volta, complici le precipitazioni che hanno interessato l’area, non ci si può non soffermare sulle condizioni strutturali in cui versa quella parte di autostrada. Il sinistro odierno, infatti, si è verificato lungo un tratto interessato da continui ed interminabili cantieri e lo stesso punto preciso in cui è avvenuto lo scontro a catena si trova a poche decine di metri da uno dei tanti restringimenti di carreggiata presenti. Cantieri sono aperti ormai da anni anche in direzione sud dello stesso tratto dell’A2, con gravi disagi cui quotidianamente vanno incontro gli automobilisti e con il conseguente aumento dei rischi connessi ad una viabilità così precaria. Qualche settimana addietro, un altro grave episodio ha visto un Tir ridotto in cenere per un incendio nel medesimo tratto stradale e in un segmento a doppio senso di circolazione. Anche in quella circostanza solo per miracolo si è evitato il morto. Bisogna dunque intervenire, e con una certa urgenza, affinché vengano immediatamente rimossi tutti i fattori di rischio presenti lungo l’arteria arrivando al completamento dei lavori in corso, specie in previsione dell’aumento dei volumi di traffico che si verificheranno in concomitanza con la stagione estiva. Non è possibile che un’infrastruttura così importante possa essere soggetta a cantieri perenni – specie nel tratto tra Cosenza e Vibo – con grave pregiudizio per la sicurezza e la normale circolazione. Invito anche la Giunta regionale, nelle persone del presidente Occhiuto e dall’assessore ai Trasporti Staine, a farsi carico della situazione e ad attivarsi nei confronti di Anas affinché si stabiliscano tempi certi per il ripristino delle minime condizioni di sicurezza nella percorribilità dei tratti più critici».
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