martedì,Aprile 30 2024

Vibo, la lettera di Angelo al questore: «I poliziotti mi hanno salvato la vita»

Il gesto coraggioso di quattro agenti e la riconoscenza di un uomo affetto da una grave malattia: «È solo grazie a loro se oggi sono qui a raccontare l’accaduto»

Vibo, la lettera di Angelo al questore: «I poliziotti mi hanno salvato la vita»

Una lettera al questore di Vibo Valentia per raccontare il gesto eroico compiuto da quattro poliziotti. A scriverla è Angelo, 39 anni – affetto dalla nascita da distrofia muscolare di Duchenne – in merito a quanto accaduto nel settembre scorso durante una giornata di emergenza incendi. Il 39enne si trovava al primo piano di uno stabile, in via Gallizzi, circondato ormai da un rogo infernale quando sul posto giungevano appena in tempo due volanti della Polizia di Stato, allertate dalla sala operativa della Questura. In quel drammatico pomeriggio, il 39enne è finito nella morsa dei piromani favoriti da un violento vento di scirocco che ha contribuito in maniera determinante ad alimentare le fiamme. Angelo, incapace di deambulare, paralizzato negli arti superiori e inferiori, attaccato h24 ad un ventilatore tramite tracheostoma, era accudito dai genitori e da una zia anziana. L’arrivo dei poliziotti si è rivelato provvidenziale salvando lui e la sua famiglia in attesa dei vigili del fuoco, le cui linee telefoniche risultavano quel giorno intasatissime, mentre i poliziotti, con mezzi di fortuna, tentavano di arginare il propagarsi delle fiamme. Nel mentre, la centrale operativa della Questura allertava il 118, che disponeva l’invio di un mezzo idoneo per trasportare Angelo sulla sua carrozzina e col suo ventilatore. Anticipando gli eventuali ostacoli all’arrivo dell’ambulanza, attraverso una tronchesi, gli agenti rompevano finanche la catena di un cancello per favorire l’accesso del mezzo di soccorso. Dopo circa due ore di fuoco e terrore, Angelo e i suoi cari venivano messi fuori pericolo. I vigili del fuoco, intervenuti con un’autobotte, lavoravano fino a notte per estinguere il rogo. Una storia a lieto fine, dunque. Una storia di coraggio e solidarietà che Angelo stesso racconta in una lettera inviata al questore di Vibo Valentia Cristiano Tatarelli per ringraziare quei quattro angeli in divisa senza i quali – dice – «oggi non sarei qui»: l’assistente capo coordinatore Antonio Nesci e gli agenti Andrea Pispicia, Antonino Liuzzo e Giuseppe Di Leo. «La mia abitazione era invasa dal fumo ed io, essendo immobile, attaccato ad un ventilatore – scrive Angelo – non mi sarei potuto muovere in alcun altro modo». E poi: «È solo grazie a loro se oggi sono qui a raccontare l’accaduto. Dico grazie e non solo per il loro servizio ma anche per la grande umanità che hanno avuto nei miei confronti, poiché il giorno seguente mi hanno reso visita per controllare che fossi fuori pericolo. Quindi – la conclusione della missiva al questore Tatarelli – onore a voi che avete svolto nel migliore dei modi e più del dovuto il vostro servizio. Grazie, angeli in divisa».

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