Vibo, la Costituzione italiana e le norme di tutela del lavoratore al centro di un convegno
L’appuntamento ospitato nella sala consiliare della Provincia è stato fortemente voluto dall’Ancri in collaborazione con l’Onmic
Si è tenuto nella sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia il convegno “La Costituzione italiana e le norme di tutela del lavoratore”. Prosegue con cadenza regolare l’attività della Sezione Territoriale dell’Ancri di Vibo Valentia indirizzata alla conoscenza ed analisi critica ed informativa della Costituzione italiana in relazione ai principali temi in essa affrontati. L’associazione che riunisce gli insigniti dell’Ordine al Merito delle Repubblica, sotto la guida del presidente Gaetano Paduano, consigliere nazionale e referente Calabria, ha deciso di affrontare la tematica relativa al lavoro coinvolgendo anche la Sede provinciale dell’Onmic –Opera nazionale mutilati invalidi civili – di recente costituzione a Vibo Valentia ed alla cui guida l’assemblea ha posto Vincenzo Ruffa, osteopata e fisioterapista. L’argomento dell’incontro – la Costituzione italiana e le norme di tutela del lavoratore – ha rappresentato un’occasione straordinaria e interessante di confronto, grazie alle diverse relazioni attraverso la quali si sono affrontati tutti gli aspetti inerenti il tema del lavoro e le problematiche dei lavoratori. In apertura, i maestri Diego Ventura (Ancri) al pianoforte) e Clelia Barbieri (Onmic) al flauto traverso hanno intonato l’Inno di Mameli e quello dell’Ancri. Quindi il presidente Paduano ha dato avvio ai lavori del convegno. I saluti di rito sono stati portati da Antonio Montalbano, segretario nazionale Ancri, e da Francesco Martini, vicepresidente nazionale Onmic. Si è registrata tra gli altri, la partecipazione di Rocco Pardo, presidente della Sezione territoriale di Reggio Calabria, Caterina Muggeri socia vibonese, nella qualità di presidente del Comitato provinciale della Cri e Giovanni Vattiata, anch’esso associato vibonese, nella qualità di presidente della Sezione Anps di Vibo Valentia.
E così, Antonino Restuccia, specialista in igiene e dirigente medico presso il Servizio di Igiene pubblica dell’Asp di Vibo Valentia, ha spiegato “La sicurezza sul lavoro, in sintesi e cosa serve sapere; Caterina De Luca avvocato e referente nazionale pari opportunità della Rete nazionale forense ha illustrato la normativa a proposito degli infortuni sul lavoro e le diverse responsabilità del datore di lavoro e dell’infortunato”; sugli attori della sicurezza ha relazionato Leonardo Maria Rocca, direttore della sede di Crotone dell’Università degli Studi Niccolò Cusano e presidente della sezione Ancri di Crotone. Lo stretto legame tra il lavoro e i valori di libertà e dignità della persona in base a quanto previsto dalla Costituzione è stato affrontato dal sociologo Maurizio Bonanno, mentre a concludere i lavori è stato Vincenzo Ruffa, presidente sede provinciale Onmic Vibo Valentia, che, da fisioterapista ed osteopata ha affrontato l’ergonomia e le azioni di prevenzione delle patologie muscolo scheletriche, attraverso anche esempi concreti. Dopo una intensa mattinata di studio si è poi tenuto un simposio che ha visto il gemellaggio tra le due pregevoli associazioni, che hanno avuto modo di rinsaldare ulteriormente i legami già esistenti e di creare nuove sinergie. L’iniziativa, fortemente voluta da Paduano e da Ruffa dimostra come il tessuto sociale della Calabria sia estremamente vivace e recettivo. «La giornata di lavoro seguita da un incontro conviviale presso un noto locale della riviera napitina, dimostra che ancora esistono valori come l’onore e l’amicizia e che una stretta di mano resta sempre un gesto che può sorreggere un’intera vita, infatti lo dimostra il grande consenso all’iniziativa, tant’è che il presidente Gaetano Paduano è stato sollecitato dai presenti a proseguire lungo questa apprezzata strada che aiuta a meglio comprendere la nostra Carta Costituzionale, che, settantasei anni dopo la sua promulgazione, mostra ancora una straordinaria attualità di pensiero. “Parati sumus iterare” è il motto dell’Ancri che tradotto si legge, “Siamo pronti a ripetere”.
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