Strade disastrate nel Vibonese, “Per Serra Insieme”: «Dal sindaco Barillari zero azioni concrete»
Il gruppo d’opposizione dopo l’intervento del primo cittadino nell’ambito della trasmissione Dentro la notizia: «Sposiamo l’appello del Comitato 25 giugno, basta parole»
«Abbiamo ascoltato con molto interesse l’intervista-denuncia fortemente voluta dal Comitato 25 giugno – gruppo per la sicurezza sulle strade, sui canali di LaC Tv all’interno della trasmissione “Dentro la notizia” (clicca qui per rivedere la puntata). La battaglia che stanno portando avanti è lodevole e degna di essere supportata e affiancata da tutte le istituzioni». Lo afferma il gruppo “Per Serra insieme”. «È un diritto di tutti – aggiungono – avere una viabilità interna sicura. Le nostre strade, comunali, provinciali e statali oggi sono in condizioni veramente disastrose. Sposiamo ancor di più il loro appello “basta parole vogliamo fatti concreti”. E su queste parole che ci vogliamo soffermare e ribadire, che le giornate come quelle di oggi ben vengono perché spostano i riflettori sull’emergenza che oggi vive il comprensorio montano delle serre (viabilità, sanità, istruzione, lavoro), emergenza che però va affrontata e non sfruttata come volano mediatico del nostro primo cittadino».
“Per Serra insieme” punta il dito proprio contro Alfredo Barillari: «A fatti concreti e a quasi tre anni dall’inizio del suo mandato – rimarca il sodalizio – non ha fatto nulla o quasi su tali tematiche». L’opposizione ricorda: «Tre anni fa era proprio il nostro gruppo consiliare di minoranza a porgere l’attenzione sulla viabilità interna al nostro primo cittadino, attenzione declinata dallo stesso con provvedimenti solo fantozziani, e ci riferiamo all’incrocio tra la statale 110 e la via Serra dei monaci, tratto pericolosissimo dove insieme ai tecnici Anas si era concordato l’esproprio di un casale abbandonato e la realizzazione di una rotonda». «Altra tematica è sempre stata il tratto Vazzano-Vallelonga anche quest’ultimo oggetto di enfasi mediatica da parte del sindaco al quale chiediamo quali azioni sono state da lui intraprese o dai consiglieri della sua maggioranza che si sono suddivisi le doppie poltrone, di consiglieri comunali e provinciali?». Ultimo tassello, la spinosa questione sanità e il rischio depotenziamento del nosocomio di Serra dopo il recente decreto del commissario Occhiuto: «Su questo si stenda un velo pietoso. Non è stato forse lui insieme alle altre istituzioni locali a dare il via libera alla realizzazione della casa della comunità all’interno del nostro ospedale? Togliendo di fatto spazi vitali all’implementazione dei servizi ospedalieri. Non è stato forse lui a tacere nonostante diversi decreti regionali che di fatto sanciscono la trasformazione dello stesso in ospedale territoriale? La sua fortuna è stata la nascita del Comitato San Bruno che come quello del 25 giugno prova a difendere un diritto, quello alla salute, che oggi non viene adeguatamente tutelato dal primo cittadino. Basti pensare che a Polistena, che soffre la stessa situazione di Serra, è stato proprio il sindaco a mobilitarsi in prima persona».
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