Ferrovie Calabre Lucane, a Mileto la cerimonia di premiazione dei “magnifici nonni” dell’ex azienda simbolo: i nomi
A promuovere l’iniziativa l’Associazione per gli Studi storici della Società del Mediterraneo. Riconoscimento anche al videoreporter de LaC Tv Saverio Caracciolo per il docufilm “L’ultimo bacio non dato”


Un momento per dare spazio ai ricordi e alla memoria, per ricordare nel migliore dei modi chi all’azienda per cui lavora ha dato tanto, in tempi in cui le Ferrovie Calabro Lucane rappresentavano uno dei pochi punti di riferimento per il territorio, le compagne di vita di intere generazioni e il mezzo di locomozione privilegiato per raggiungere i luoghi di studio e di lavoro. Queste le prerogative e l’intuizione dell’Associazione per gli Studi storici della società italiana per le strade ferrate del Mediterraneo FCL, artefice della prima edizione della cerimonia di onorificenza ai suoi ex dipendenti. La rassegna si è svolta a Mileto all’interno dell’“Antares Pizza lab”. Al tavolo, il presidente dell’associazione Fedele Sirianni e i membri del direttivo Domenico Mazzeo, Michele Spadafora, Manuela Valerio e Giuseppe Bulzomì.
In sala, tra gli altri, i sindaci di Mileto e Pizzo, Salvatore Fortunato Giordano e Sergio Pititto, il presidente del consiglio comunale di Vibo Valentia Antonio Iannello e il console provinciale dei Maestri del Lavoro Rosario Paolì. «L’associazione – ha spiegato nell’occasione il presidente Sirianni – è composta da ferrovieri ex Calabro Lucane che non vogliono fare perdere traccia di quello che ha rappresentato l’azienda nei tempi andati, nata per un’esigenza sociale per collegare i paesi interni con la stazione di Vibo marina e con il porto. Lo scopo dell’iniziativa di oggi – ha aggiunto – è quello di far ritrovare tanti colleghi che per vari motivi non si sono più incontrati e raccogliere le loro testimonianze».
«Non è un discorso nostalgico, perché saremmo anacronistici e fuori dal tempo – ha sottolineato dal canto suo il neo esponente del direttivo Mazzeo – ma è come aprire un “libro dei sogni”. Il ferroviere è colui che ha saputo condurre ma anche comprendere. Oggi ad essere premiati sono i “magnifici ragazzi” di un’epoca che non c’è più, in un mondo in continua evoluzione. Loro a quei tempi erano gli uomini di frontiera, il biglietto da visita dell’azienda in una realtà difficile come quella del Sud». I premiati dell’edizione 2025 della rassegna sono stati il 92enne Giovanbattista Brasca, il 90enne Filippo Corello, l’89enne Nazzareno Serra, l’88enne Giuseppe Comito, l’86enne Vittorio Russo, l’86enne Saverio Direnzo, 83enne Giuseppe Parisi, l’80enne Domenico Caruso e il 78enne Giuseppe Cortese.
Un premio speciale di ferroviere è stato assegnato al preside Imperio Assisi, figlio dello storico capostazione di Mileto, il quale ha speso tutta la sua vita per tramandare ai più questo importante spaccato di vissuto locale. A causa delle sue precarie condizioni di salute a ritirare il riconoscimento è stata la sorella Maria. Tra gli insigniti, anche il fotovideoreporter de La C Tv Saverio Caracciolo, autore de “L’ultimo bacio non dato”, struggente e commovente docufilm sulla strage della Littorina, avvenuta nel 1951 sul tratto Mileto-Vibo Marina a causa del crollo del ponte Ciliberto e della conseguente caduta nel vuoto del mezzo di locomozione. L’incidente provocò 9 morti e oltre 30 feriti e, conseguentemente, ne decretò la chiusura definitiva del tracciato. Tra gli interventi in sala, anche quelli del sindaco Pititto e del presidente del consiglio Iannello, i quali, entrambi con un passato da dipendenti dell’azienda, hanno comunicato il prossimo utilizzo di fondi Pnrr «al fine del ripristino del tracciato “come passeggiata” nel tratto ricadente nei territori di Vibo e Pizzo».
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