mercoledì,Aprile 24 2024

Massaggio cardiaco e defibrillatore, chiuso il corso voluto dall’Asi

Si è tenuto presso il Centro di aggregazione sociale e ha formato diversi tecnici di associazioni sportive vibonesi.

Massaggio cardiaco e defibrillatore, chiuso il corso voluto dall’Asi

Per salvare una vita, a volte basta poco. Il massaggio cardiaco e il defibrillatore sono ormai fondamentali nella vita di ogni giorno, figurarsi per chi fa sport, tanto che per legge dal primo gennaio 2016 scatta l’obbligo per le associazioni sportive di dotarsi di defibrillatore e di avere almeno un operatore abilitato Bls-D.

Su questi presupposti, il comitato provinciale Associazioni sportive e sociali italiane (Asi), ha organizzato un corso per il rilascio del brevetto di operatore Bls-D riconosciuto dal Suem 118. Grazie alla collaborazione con l’associazione di protezione civile Augustus, presente con i suoi istruttori con in testa Nicola Nocera e Antonino Lauricella, e al 118 dell’Asp di Vibo Valentia, otto istruttori di associazioni sportive e due studenti vibonesi, da sabato sono in grado di salvare tempestivamente una vita, in attesa dell’arrivo di un’ambulanza attrezzata.

«Il nostro obiettivo è duplice: addestrare al meglio le persone alle corrette manovre che possono salvare delle vite e allo stesso tempo cambiare e diffondere la cultura del primo soccorso nel mondo dello sport e in tutta la comunità – ha spiegato Michele La Rocca, presidente del Comitato provinciale Asi -. In casi di particolare gravità, il tempo è un elemento essenziale per cui chiunque, se correttamente formato, può far la differenza tra la vita e la morte se si trova al posto giusto al momento giusto. Spero che chi non ha fatto il corso oggi, senta la necessità di farlo al più presto. A parte l’obbligo di legge, è una questione di sensibilità e di diffusione della cultura del primo soccorso».

Al termine del corso di otto ore full immersion, svoltosi nelle sale del Centro di aggregazione sociale di via Gagliardi, evidente la soddisfazione dei corsisti che, tra teoria, prove pratiche sul manichino e test finale, sono usciti con la consapevolezza di essere in grado di intervenire con tempestività e salvare una vita. A loro la certificazione, dopo l’esame finale, è stata consegnata dal dottor Francesco Andreacchi del 118.

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