Scorribande in fuoristrada tra le Dune dell’Angitola, il Wwf: «Ora basta»
L’associazione del Panda denuncia il rischio per i nidi di uccelli rari e tartarughe marine causato dal frequente passaggio di autoveicoli, moto da cross e quad
di Wwf Calabria
La recente notizia di un fuoristrada sorpreso a scorrazzare su una spiaggia pugliese, il cui conducente (calabrese) è stato pesantemente multato, ha riproposto a livello nazionale il problema dell’uso sconsiderato delle coste da parte di veicoli di ogni genere e tale da compromettere la biodiversità vegetale e animale di questi particolari e delicatissimi habitat.
Quella di utilizzare le spiagge come piste per fuoristrada, moto da cross e, non ultimi, i quad, è purtroppo un comportamento molto diffuso sulle coste calabresi, in assoluto disprezzo dei divieti che pure ci sono: la Calabria, fino a prova contraria, fa ancora parte dell’Italia e quello che vale per la Puglia o il Veneto deve valere anche da noi.
Succede un po’ dappertutto, nell’indifferenza generale, come se scorrazzare sulla sabbia fosse la cosa più naturale del mondo, senza curarsi del danno enorme inflitto alla vegetazione tipica delle dune e agli animali che sulle spiagge depongono le loro preziose uova. È il caso del Fratino e del Corriere piccolo, due piccoli uccelli “corridori” che depongono le loro tre-quattro uova direttamente sulla sabbia e la cui riproduzione rischia di essere del tutto compromessa o dall’abbandono da parte dei genitori a causa del disturbo, o direttamente per lo schiacciamento delle uova e dei pulcini da parte degli autoveicoli.
Un danno enorme per la sopravvivenza di specie come il Fratino (poche centinaia di coppie in tutta Italia) di importanza prioritaria per la Direttiva Europea “Uccelli”, che per questa specie prevede misure particolari onde evitare il disturbo degli habitat e delle nidificazioni e ciò a causa della tendenza al declino delle popolazioni.
Una situazione particolarmente critica si verifica sul litorale del Golfo di Sant’Eufemia, da Gizzeria fino alla località “Colamaio” di Pizzo dove il Wwf e i volontari dell’Associazione “Costa Nostra” di Curinga denunciano da anni i fattori di disturbo delle preziose “Dune dell’Angitola”, già Siti di Importanza Internazionale e oggetto di un progetto di tutela e di pulizia finanziato dalla Regione Calabria.
Senza dimenticare che le spiagge sabbiose sono di importanza vitale per la sopravvivenza delle Tartarughe marine della specie Caretta caretta in quanto i nidi che conterranno le uova fino alla nascita dei piccoli, sono scavati proprio a pochi decimetri sotto la sabbia, con il rischio che vengano schiacciate dal passaggio di pesanti mezzi, vista la diffusa abitudine, anch’essa da contrastare, di “pulire” le spiagge con mezzi meccanici all’inizio della stagione balneare che coincide proprio con l’avvio della deposizione del rettile marino sui nostri lidi.
Il Wwf rivolge pertanto un accorato appello ai Sindaci dei comuni costieri e a tutte le Autorità preposte al controllo dei litorali affinché venga impedita la circolazione di tali mezzi sulle spiagge, per restituire a questi rari rappresentanti della nostra biodiversità di poter continuare a (de)porre le basi per la loro sopravvivenza. Perché la salvezza del pianeta, di cui tanto si parla, passa anche per la difesa delle sue creature più indifese.