venerdì,Novembre 8 2024

Tralicci alta tensione, De Angelis chiede di rimuoverli pure nei comuni di Vibo e Pizzo

Il senatore vibonese della Lega invita a sfruttare i fondi del Pnrr: «L’impatto dei tralicci non è solo paesaggistico, ma è devastante per l’inquinamento elettromagnetico che tanti problemi di salute causa alle famiglie che vivono nelle vicinanze»

Tralicci alta tensione, De Angelis chiede di rimuoverli pure nei comuni di Vibo e Pizzo

«E’ giunto il momento di mettere mano all’eliminazione dei tralicci elettrici che servivano la linea ferroviaria e che attraversano numerosi centri della Calabria, tra cui i territori dei Comuni di Amantea, Pizzo e Vibo Valentia. L’elettrodotto ormai da anni è stato trasferito a Terna, gestore della rete di trasmissione italiana dell’energia elettrica, che fornisce direttamente la Rete Ferroviaria Italiana, pertanto i tralicci possono essere rimossi ed i cavi dell’alta tensione interrati se non addirittura dismessi. In questo senso intervenire, anche rapidamente, è possibile grazie ai fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza». Lo dichiara in una nota il senatore vibonese Fausto De Angelis (Lega). [Continua in basso]

«In tutta Italia Terna sta procedendo all’interramento, perché lo stesso non dovrebbe avvenire in Calabria? – si interroga il parlamentare – L’impatto dei tralicci non è solo paesaggistico, ma è devastante per l’inquinamento elettromagnetico che tanti problemi di salute causa alle famiglie che vivono nelle vicinanze. Secondo uno studio condotto dai medici della facoltà di medicina dell’Università di Bristol (Regno Unito), abitare vicino ai tralicci dell’alta tensione aumenta considerevolmente i rischi di contrarre il cancro. Altri studi condotti in Svezia, Germania e Nuova Zelanda hanno indicato un possibile legame con il cancro. Oltre questo bisogna riqualificare le nostre città, liberandole da questi mostri ambientali che le attraversano – conclude il il senatore–. Su questo argomento interesserò il Ministero per la Transizione Ecologica e la stessa Terna».

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