Il sindaco di Nardodipace, Romano Loielo, interviene con una lunga nota per respingere «le infondate e strampalate dichiarazioni» del capogruppo di minoranza Samuele Maiolo e del suo «fantomatico consigliere ombra», accusati di diffondere notizie «pretestuose e del tutto fuori luogo». Al centro delle polemiche, la gestione dei cantieri stradali, il servizio idrico e il riscaldamento nelle scuole della frazione Cassari.

La strada provinciale 76 sotto accusa

Loielo parte dalla strada provinciale 76, dove la minoranza ha denunciato «pessimi lavori» nel rifacimento del manto stradale. Il sindaco precisa di aver contattato immediatamente il presidente della Provincia, Corrado L’Andolina, che ha disposto un sopralluogo tecnico. «Ci è stato assicurato che quello realizzato sinora è solo il fondo e che nei prossimi giorni sarà steso il tappetino per circa due chilometri e mezzo», spiega Loielo, invitando la minoranza a maggiore prudenza. «Dichiarazioni avventate potrebbero portare la Provincia a chiudere completamente il traffico nel tratto interessato, con pesantissime conseguenze per la comunità». L’amministrazione, aggiunge, continuerà a «monitorare con attenzione» e valuterà eventuali azioni solo a lavori conclusi.

Strade comunali: «Abbiamo sistemato le vostre “voragini”»

Accuse respinte anche sulla manutenzione delle strade comunali, che secondo Maiolo verserebbero in condizioni critiche. Loielo ribatte che «non vi è più una strada nei cinque centri abitati con buche o avvallamenti» e ricorda che la sua amministrazione ha ereditato «voragini» lasciate dal precedente governo, del quale Maiolo era vicesindaco. Il primo cittadino rivendica numerosi interventi, dai lavori lungo la strada per il Vecchio Abitato ai ripristini verso Caulonia, fino ai fondi ottenuti per asfaltare il collegamento tra Cassari, Croceferrata e Fabrizia. Sulla strada Ragonà-Cassari, finanziata con un milione di euro, Loielo precisa che il cantiere è attivo e la strada è rimasta aperta solo per «evitare disagi alla popolazione» e per permettere l’accesso ai terreni agricoli.

La gestione del servizio idrico

Il sindaco definisce poi «ridicole» le critiche sulla gestione del servizio idrico nel capoluogo. «La sospensione per alcune ore nel pomeriggio è dovuta all’improvviso calo dell’acqua proveniente dalle sorgenti, causato dalla mancanza di piogge», afferma Loielo, sottolineando che non vi sono guasti o inefficienze nella rete. «Se il consigliere Maiolo vivesse davvero la realtà di Nardodipace, lo saprebbe bene».

«Scuola senza riscaldamento per i debiti lasciati da chi oggi critica»

Il punto più acceso riguarda i riscaldamenti nelle scuole di Cassari. Maiolo ha parlato di mancato pagamento delle bollette da parte del Comune, ma Loielo ribalta le accuse: «La causa è il mancato pagamento di oltre 250.000 euro di bollette ereditate dall’amministrazione di cui Maiolo era vicesindaco». A seguito di quel debito, spiega il sindaco, la società fornitrice ha disattivato le utenze dei plessi scolastici. «Nessuna aula fredda e ghiacciata», ribadisce, spiegando che si è fatto ricorso temporaneamente alle bombole e che sono in corso i lavori per installare serbatoi autonomi di GPL. «La soluzione definitiva arriverà entro quindici giorni», aggiunge, ricordando che tutto era già stato concordato con la dirigenza scolastica.

Loielo stigmatizza anche la manifestazione organizzata da Maiolo e da alcuni genitori davanti alla scuola di Cassari, definendola «pretestuosa» e non autorizzata. «Le attività didattiche non si sono svolte e nessuna autorità era stata informata, come invece prevede la legge». Per tutelare gli studenti, il sindaco ha firmato un’ordinanza che prevede, fino al termine dei lavori sul GPL, la chiusura anticipata dei due plessi alle 12.30.

«Sereno per le indagini a mio carico»

Loielo respinge anche le accuse della minoranza sul presunto “clima di incertezza” provocato dalle indagini che lo riguarderebbero. «Sono assolutamente sereno e chiarirò tutto davanti a un giudice terzo», afferma, accusando Maiolo di utilizzare la vicenda «solo per gettare fango», dimenticando che «la stessa indagine riguarda anche un suo parente». Il sindaco torna infine sulle responsabilità politiche: «Le promesse mai mantenute le ha fatte la vostra amministrazione, e infatti gli elettori vi hanno puniti nel 2023».

La replica del primo cittadino si chiude con un monito: «Chi lavora ogni giorno per distruggere il nome e il futuro della comunità produce solo paralisi nella propria mente. Noi continuiamo a lavorare per far uscire Nardodipace dal declino in cui certe politiche l’avevano condannata».