venerdì,Aprile 26 2024

Petrol Mafie: aperta l’udienza preliminare, prime richieste di parti civili

La Provincia di Vibo chiede la costituzione anche contro il presidente Salvatore Solano ma la esclude nei confronti di tre imputate. Stralciate dal gup altre posizioni per nullità dell’avviso conclusione indagini. Oltre 80 gli imputati fra cui dipendenti provinciali, ex consiglieri comunali, imprenditori, boss dei clan Mancuso, Fiarè e dei Piscopisani

Petrol Mafie: aperta l’udienza preliminare, prime richieste di parti civili
Salvatore Solano

Aperta l’udienza preliminare dinanzi al gup distrettuale, Marco Ferrante, per il procedimento penale nato dall’inchiesta “Dedalo”, detta anche Petrol mafie o “Rinascita Scott 2”. Sono dodici le richieste di costituzione di parte civili presentate. Si tratta della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dell’Interno, dell’Agenzia delle dogane, dell’Agenzia delle Entrate, della Regione Calabria, dell’Associazione antiracket e antiusura (avvocato Giovanna Fronte), della Provincia di Vibo Valentia (avvocato Maria Rosa Pisani), dei Comuni di Vibo Valentia, Sant’Onofrio (avvocato Maria Antonietta La Monica) e Limbadi, della Cooperporo e dell’imprenditore Filippo Colacchio. [Continua in basso]

La Provincia di Vibo Valentia ha scelto di non costituirsi parte civile nei confronti di Rosa, Angela e Domenica D’Amico, rispettivamente di 55, 54 e 51 anni, di Piscopio, accusate di concorso in intestazione fittizia di beni insieme a Giuseppe D’Amico (fra i principali imputati dell’intera inchiesta). Alle tre donne viene in particolare contestato di essere le titolari fittizie – per conto di Giuseppe D’Amico – della società R.a.d. Petroli srl con sede a Vibo Valentia sulla strada statale per Sant’Onofrio.
Il gup distrettuale ha quindi dichiarato la nullità dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Carmelo Fabretti (cl. ’80) di Catania, Sebastiano Lo Torto (cl.’70) di Nicotera, e Lucia Nurcato (cl.’71) di Napoli. Le loro posizioni sono state stralciate e gli atti restituiti all’ufficio di Procura che dovrà rinotificare per loro l’avviso di conclusione indagini.

Il giudice si è invece riservato sulle eccezioni di nullità della richiesta di rinvio a giudizio per quanto concerne le posizioni di: Rosa D’Amico, 55 anni, di Piscopio, Gabriele La Barbera (cl. ’87) di Palermo, Antonino Signorello (cl. ’68) di Catania.
Respinte, invece, le eccezioni di nullità sollevate dalle difese relative all’incompetenza territoriale ed all’indeterminatezza di alcuni capi di imputazione.

Sono in totale 85 le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Dda di Catanzaro (procuratore Nicola Gratteri, pm Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci e Andrea Mancuso) nell’ambito dell’inchiesta “Petrol Mafie”, nota anche come operazione “Rinascita Scott 2” o “Dedalo”.
La lunga attività investigativa ha fatto emergere gravi indizi a carico di persone ritenute vicine alla mafia che, grazie alla collaborazione di imprenditori titolari e gestori di attività economiche ubicate in Sicilia, operanti nel medesimo settore, avrebbero costituito, organizzato e diretto un’associazione per delinquere, con base a Vibo Valentia, finalizzata alla evasione dell’Iva e delle accise su prodotti petroliferi. 

Il sistema di frode consisteva nell’importazione dall’est-Europa di prodotti petroliferi artefatti (miscele) e oli lubrificanti, successivamente immessi in commercio come gasolio per autotrazione, con conseguenti cospicui guadagni dovuti al differente livello di imposizione. I prodotti venivano, quindi, trasportati, con documentazione di accompagnamento falsa, presso i siti di stoccaggio nella disponibilità dell’associazione, ubicati in Maierato e Santa Venerina, pronti per essere immessi sul mercato. [Continua in basso]

Il pm De Bernardo e il procuratore Gratteri

Ma l’inchiesta mira a far luce, fra l’altro, sui condizionamenti sull’ente Provincia di Vibo Valentia, dalle elezioni agli appalti, tanto che fra gli imputati (scambio elettorale politico mafioso, corruzione e turbata libertà degli incanti) c’è anche il presidente Salvatore Solano (che è pure sindaco di Stefanaconi) nei cui confronti la Dda ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio unitamente a tre dipendenti della Provincia: Antonio Francolino, Isaia Angelo Capria e Gaetano Del Vecchio (tutti indagati per turbata libertà degli incanti).

Fra le richieste di rinvio a giudizio, anche quelle nei confronti dei boss Luigi Mancuso e Francesco Mancuso (detto “Tabacco”) di Limbadi, Francescantonio Anello di Filadelfia, Giuseppe e Antonio D’Amico (primi cugini del presidente della Provincia Salvatore Solano) di Piscopio, Filippo Fiarè e Gregorio Giofrè di San Gregorio d’Ippona, l’ex consigliere comunale di Vibo Franco Tedesco (detenuto per l’operazione “Imponimento”) e numerosi altri vibonesi. [Continua in basso]

Le accuse per il presidente della Provincia di Vibo

Giuseppe D’Amico

Salvatore Solano, che è anche sindaco di Stefanaconi, è imputato per i reati di scambio elettorale politico-mafioso e corruzione: avrebbe chiesto sostegno elettorale al cugino Giuseppe D’Amico di Piscopio, ritenuto elemento di spicco dei clan, di procacciare voti in suo favore nei comuni di Vibo Valentia, Capistrano, Filandari, Francica, San Nicola da Crissa, Tropea “in cambio – secondo i magistrati della Dda di Catanzaro – del proprio stabile asservimento agli interessi del D’Amico, realizzato attraverso l’impegno permanente a compiere od omettere una serie indeterminata di atti ricollegabili alla funzione di presidente della Provincia”.
Solano insieme a D’Amico e a tre dipendenti della Provincia è pure imputato per il reato di turbata libertà degli incanti e nei suoi confronti e del cugino Giuseppe D’Amico la contestazione è aggravata dalle finalità mafiose. Anche nei confronti di Salvatore Solano la Provincia di Vibo, con l’avvocato Maria Rosa Pisani, ha ieri presentato al gup richiesta di costituzione di parte civile in persona del vicepresidente dell’ente Domenico Anello.

Francesco Mancuso

Queste tutte le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Dda di Catanzaro: Pietro Alberto Agosta, 1986, Catania; Enrica Costa, 1993, Catania; Roberto Aguì, 1971, Bovalino; Nicola Amato, 1975, Catania; Francescantonio Anello, 1989, Filadelfia; Benedetto Avvinto, 1974, Cercola (Na); Giuseppe Barbieri, 1973, di Sant’Onofrio (detenuto per Rinascita Scott); Gennaro Basile, 1983, Napoli; Anna Bertozzi, 1958, Roma; Luigi Borriello, 1975, Torre del Greco; Anna Buonfante, 1991, Napoli; Vincenzo Campajola, 1965, Napoli; Gerardo Caparrotta, 1968, di Sant’Onofrio; Antonio Angelo Isaia Capria, 1964, Nicotera (dipendente della Provincia di Vibo); Armando Carvelli, 1986, Crotone; Giovanni Carvelli, 1984, Catanzaro; Raffaele Celotto, 1989, Napoli; Alberto Coppola, 1977, Napoli; Carmine Coppola, 1998, Napoli; Roberta Coppola, 1998, Torre del Greco; Felice D’Agostino, 1982, Bari; Angela D’Amico, 1967, Vibo Valentia (frazione Piscopio); Antonio D’Amico, 1964, di Piscopio; Domenica D’Amico, 1960, Vibo Valentia;

Antonio D’Amico

Giuseppe D’Amico, 1972, Piscopio; Rosa D’Amico, 1966, Vibo Valentia; Francesco D’Angelo, 1946, alias Ciccio Ammaculata, Piscopio; Gaetano Del Vecchio, 1962, Tropea (dirigente della Provincia di Vibo); Virginia Di Cesare, 1993, Roma; Biagio Esposito, 1984, Napoli; Carmelo Fabretti, 1980, Catania; Zera Vincenzo Falduto, 1988, Reggio Calabria; Gioacchino Falsaperla, 1965, Catania; Giuseppe Fasulo, 1962, Taranto; Filippo Fiarè, 1957, San Gregorio d’Ippona; Sebastiano Foti, 1976, Catania; Antonio Francolino, 1965, Vibo (dirigente della Provincia di Vibo); Salvino Frazzetto, 1959, Catania; Pasquale Gallone, 1960, Nicotera; Gregorio Giofrè, 1963, San Gregorio D’Ippona;
Salvatore Giorgio, 1974, Catanzaro; Gennaro Gravino, 1976, Napoli; Giasone Italiano, 1969, Delianuova; Gabriele La Barbera, 1987, Palermo; Salvatore La Rizza, 1980, Vibo MarinaCesare Nicola Limardo, 1993,  residente a Limbadi (in qualità di titolare della D.I. Lcn Petroli ubicata a Filandari); Marco Lione, 1973, Napoli; Paolo Lipari, 1977, di Stefanaconi; Sebastiano Lo Torto, 1970, Nicotera; Francesco Mancuso, 1957, alias “Tabacco”, di Limbadi; Luigi Mancuso, 1954, di Limbadi;

Luigi Mancuso

Silvana Mancuso, 1969, di Limbadi; Nazzareno Matina, 1971, di Stefanaconi; Giuseppe Mercadante, 1979, Caserta; Giulio Mitidieri, 1952, Marsicovetere (Pz); Francesco Monteleone, 1985, di Vibo Valentia ma residente a Milano; Luciano Morabito, 1958, Africo; Lucia Nurcato, 1971, Napoli; Irina Paduret, 1986, Moldavia; Zhelev Petyo Petkov, 1978, Bulgaria; Fabio Pirro, 1978, Napoli; Francesco Saverio Porretta, 1974, Milano; Antonio Prenesti, 1966,  di Nicotera; Daniele Prestanicola, 1982, di Maierato; Rosamaria Pugliese, 1975, di Maierato;Rocco Raccosta, 1955, Oppido Mamertina; Antonio Ricci, 1960, Salerno; Domenico Rigillo, 1972, San Vito sullo Ionio; Orazio Romeo, 1969, Catania; Giuseppe Ruccella, 1981, di Filogaso;Francesco Rugeri, 1968, Catania; Fortunato Salamò, 1966, Vibo Valentia; Rosario Cristian Santoro, 1995, Palermo; Emanuela Scevola, 1981, Napoli; Damiano Sciuto, 1989, Catania; Antonino Signorello, 1968, Catania; Ciro Sodano, 1988, Napoli; Salvatore Solano, 1979, sindaco di Stefanaconi e presidente della Provincia di Vibo Valentia; Francescantonio Tedesco, 1968, di Vibo Valentia (in carcere per l’inchiesta Imponimento, ex consigliere comunale di Vibo); Giuseppe Terranova, 1963, Messina; Primo Alessandro Tirendi, 1982, Milano; Domenico Roberto Tirendi, 1986, Napoli; Ernesto Tortora, 1975, Napoli; Roberto Trovato, 1987, Catania; Angelo Ucchino, 1983, Modena; Salvatore Ucchino, 1978, Taormina; Gennaro Visese, 1977, Napoli.

Nel collegio di difesa figurano gli avvocati: Daniela Garisto, Giuseppe Di Renzo, Antonio Porcelli, Giovanni Vecchio, Guido Contestabile, Sergio Rotundo, Nicola Cantafora, Stefano Luciano, Vincenzo Belvedere, Armando Veneto, Salvatore Staiano, Vincenzo Cicino, Vincenzo Ioppoli, Luigi Latino, Eugenio Minniti, Wanda Bitonte, Giuseppe Torchia, Salvatore Sorbilli, Tiziano Saporito, Alessandro Parisi, Alessandro Diddi, Vincenzo Gennaro, Mario Murone, Antonio Ingroia, Marco Tullio Martino, Salvatore De Bonadies, Giuseppe Monteleone, Ornella Valenti, Francesco Giuseppe Finocchiaro, Marco Esposito, Gianfranco Giunta, Francesco Sabatino, Francesco Carioti.

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